L’arte di insultarsi in provincia: “caddaruzzuni”, “luccutu” e “babbu”. Il colpo segreto? “Tupparruni”

La scena, dopo ogni marachella, è la medesima: mano destra in bocca, sguardo arcigno , voce stridula e solita esclamazione “ah, cosa fitusa! “.  La risposta non tarda mai ad arrivare, almeno nel... Leggi il resto »

IL MIOCABOLARIO / L’impennata di zia Annetta. Al Passo Zingaro l’estate odorava di felicità

Modi dire, espressioni gergali, stramberie verbali: in barba a qualsiasi norma lessicale o grammaticale, nei paesi catanesi (ma la cosa vale anche per il resto della Sicilia) ciascuno di noi governa un... Leggi il resto »