Slittano di 2 settimane le date della 32’ Sagra del pistacchio verde di Bronte dop.
Secondo le stime dei produttori, infatti, i ritardi nella maturazione del prodotto tipico delle irte lave brontesi, causati dalla eccezionalità del clima di quest’anno, hanno fatto slittare i tempi della raccolta che da sempre ha avuto inizio intorno ai primi di settembre. Quest’anno, infatti, a sentire diversi produttori sarà inutile recarsi fra i pistacchieti prima del 15, con la campagna di raccolta che solitamente a Bronte dura un mese.
“E allora, – spiega il sindaco Pino Firrarello – è inutile organizzare la sagra come da tradizione l’ultimo week and di settembre per finire la prima domenica di ottobre. Avremo una Sagra senza il coinvolgimento dei produttori e soprattutto senza pistacchio fresco. Io non so – continua il sindaco – se quest’anno ci siamo trovati di fronte ad una stagione eccezionale e quindi unica o se le piogge di giugno e le condizioni meteorologiche estive sono state frutto dei mutamente climatici. Di sicuro so che il buon contadino ha il dovere di adattarsi. E se i produttori sono costretti ovviamente a ritardare la raccolta, noi abbiamo l’obbligo di assecondare le loro ragioni. Organizzeremo la sagra a metà ottobre e garantiremo ai visitatori pistacchio fresco”.
Così, come concordato in occasione di un partecipato vertice, la 32’ Sagra del pistacchio verrà inaugurata venerdì 13 ottobre e sarà viva per tutto il fine settimana fino a domenica 15. Poi riaprirà i battenti il 20 e si concluderà domenica 22”.
E se fino ad oggi la complessa macchina organizzativa della Sagra è stata ovviamente in “standby”, presto sarà pronto il bando per permettere agli stendisti di partecipare all’evento.
“Ci pregiamo – continua il sindaco – di produrre il pistacchio più buono al mondo. Un pistacchio diverso nel gusto e soprattutto nei colori rispetto a tutti gli altri pistacchi del mondo. Riconoscerlo non è difficile. Anzitutto attenzione alla forma, perché quello di Bronte è allungato e poi guardate bene il colore. Tolto il guscio, infatti, la pellicina della buccia ha un colore che tende al violaceo con riflessi verde chiaro, mentre all’interno mostra il tipico colore verde smeraldo.
Ricordate, – conclude – il pistacchio di Bronte non è mai giallo e non ha neanche quel verde acceso che spesso notiamo in qualche pubblicazione”.
Intanto al momento tutta la città è in fibrillazione. Quasi tutti i brontesi possiedono un piccolo pistacchieto e quasi tutti tengono sotto controllo la maturazione dell’Oro verde.