Sopralluogo del direttore sanitario dell’Asp 3 di Catania, Nino Rapisarda all’ospedale “SS.Salvatore” di Paternò.
Un intervento tecnico per coordinare l’attività dei lavori che al nosocomio paternese vanno avanti da tempo e che era stato preannunciato giorni addietro dal deputato nazionale Francesco Ciancitto, in visita nella sede dell’Asp di Catania, per incontrare il manager Maurizio Lanza e il direttore sanitario Nino Rapisarda. Tema al centro dell’incontro, un focus sulla sanità del territorio. Rapisarda in ospedale ha avuto modo di confrontarsi con il direttore sanitario dell’ospedale Sebastiano Raneri e anche con i primari e il sindaco Nino Naso. Presenti i consiglieri Alfio Virgolini Nunzio Frisenna e Orazio Lopis e gli assessori Giovambattista Caruso e Andrea Lo Faro.
Il sindaco di Paternò Naso ha chiamato polemicamente in causa il deputato Ciancitto,
affermando che non c’è necessità di indossare medaglie ma che bisogna lavorare insieme per il bene del territorio. “Chiedo a tutti di fare fronte comune anche Ciancitto si è interessato ma non si interfacciato con il sindaco che è la massima autorità sanita locale che lavora con tutte le persone. C’è un fronte comune facciamolo tutti insieme. Medagliette non ne cerca nessuno”.
La replica di Ciancitto.
“Nessuna medaglia da mettere al petto. Da sempre sono abituato a lavorare, oggi a maggior ragione lo faccio per il bene della collettività – ha affermato il deputato Ciancitto, rispondendo alle dichiarazioni di Naso -. Non comprendo cosa intenda il primo cittadino paternese quando mi chiama in causa sia rispetto all’incontro all’Asp, sia in riferimento al sopralluogo tecnico del direttore Rapisarda, quando io proprio in questo momento sono impegnato nei lavori in Parlamento, a Roma. Sono stato all’Asp ad inizio settimana, per un incontro programmato già da alcune settimane, per guardare alla situazione sanitaria dell’intero territorio, visto che sono componente della Commissione sanità alla Camera dei Deputati. Rappresentiamo diverse Istituzioni ed ognuno si muove verso un’unica strada: il bene della collettività. Io ho solo fatto e continuerò a fare quello che è il mio dovere, affidatomi dai cittadini. Le polemiche non mi appartengono”.