Un gelato con mamma e papà in piazza, che diventa un incubo: due sconosciuti, in sella a uno scooter, arrivano e sparano almeno 10 colpi d’arma da fuoco, in piazza Cattaneo a Sant’Anastasia, Comune vesuviano in provincia di Napoli.
Un proiettile colpisce la piccola alla testa che viene soccorsa e portata all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon dove i medici la sottopongono a un intervento d’urgenza e riescono a estrarre la pallottola. Anche i suoi genitori vengono colpiti, ma per fortuna, riportano solo ferite lievi. Illeso – quasi per miracolo – il fratellino della piccola, 6 anni, che era con tutta la famiglia a mangiare un gelato. In serata, in due sono stati fermati con l’accusa di tentato omicidio per la sparatoria in piazza: sono un ragazzo di 19 anni e un minorenne, 17 anni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il ragazzo, assieme a un’altra persona, la cui identificazione è ancora in corso, in sella a uno scooter, avrebbero esploso almeno dieci colpi di arma da fuoco nella piazza.
Le armi utilizzate, un revolver e un mitra, sono state prima ostentate dai due giovani con atteggiamento aggressivo e poi utilizzate in un successivo passaggio in sella allo scooter sparando verso la piazza.L’identificazione del 19enne è stata possibile attraverso le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e condotte dai militari dell’Arma di Castello di Cisterna, attraverso l’acquisizione dei filmati di diverse telecamere presenti nell’area e con l’assunzione di alcune informazioni testimoniali, attività svolte con il supporto del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e la partecipazione del pubblico ministero. A seguito delle perquisizioni domiciliari effettuate nella notte, il giovane è risultato assente dalla sua abitazione, per poi consegnarsi ai carabinieri.
La piccola è attualmente ricoverata in rianimazione, è in ventilazione artificiale e sedata. La prognosi è riservata perché come ha spiegato Giuseppe Cinalli, direttore del Dipartimento di Neuroscienze del Santobono-Pausilipon, che ha operato la piccola «occorrono almeno 72 ore per poter scongiurare complicanze».
Il proiettile «non è penetrato all’interno del cranio e questo è un fatto estremamente positivo».Non destano preoccupazione le condizioni della mamma della piccola, colpita da un proiettile, riportando «una ferita superficiale della parete anteriore dell’addome che non ha leso organi interni», ha fato sapere Patrizio Festa, responsabile del reparto Trauma Center del Cardarelli.