Le casalinghe di Adrano stanno dimostrando che lo stereotipo della “Casalinga Disperata”, dal quale ha preso spunto l’omonima serie tv spopolata nei primi anni duemila, sta lasciando il posto a moderne “Virginia Woolf”, scrittrice e saggista britannica vissuta nel XX secolo la quale ebbe una formazione casalinga fatta di lezioni private.
Per secoli, le donne sono rimaste ingabbiate in dei cliché, relegate al solo ruolo di custodi del focolare domestico, senza ambizioni di crescita personale o lavorativa, che loro malgrado hanno inconsciamente e passivamente accettato. Questa figura, oggi, sta evolvendo verso forme nuove. Complice la tecnologia che svolge facilmente le faccende domestiche, le donne hanno molto più tempo da dedicare a sé stesse.
È curioso, infatti, notare come tante casalinghe adranite prediligano la lettura o stiano scoprendo il piacere della compagnia di un buon libro, in un’epoca in cui i social, i programmi di intrattenimento televisivi ed i servizi streaming assorbono l’attenzione dei più. Leggere è ritenuto obsoleto, noioso e faticoso, in un mondo dove il capitalismo rende la vita di un cittadino medio frenetica e con pochi momenti per ritagliarsi un po’ di riposo. Ecco come il tempo libero diventa un bene prezioso ed un privilegio che non tutti possono concedersi, e sembra che molte casalinghe abbiano deciso di investirlo in attività di qualità.
Entrando nella biblioteca comunale di Adrano, queste donne ritrovano tra gli scaffali la magia di tesori preziosi fatti di carta e inchiostro, grazie anche ai sapienti consigli delle bibliotecarie, nonché sorelle, Francesca – unica catalogatrice – e Annamaria Palermo. Come Virgilio guidava Dante nella Divina Commedia i dipendenti comunali, e i volontari del Servizio Civile Universale supportati da Mariella Gullotta, indicano all’utenza i libri che possono conciliare i desideri ed i gusti di ognuno, aiutandoli a orientarsi nel complesso mondo della catalogazione grazie alla quale i libri sono diligentemente posizionati seguendo un ordine preciso. La biblioteca diventa così una piccola bolla di tranquillità, dove regnano la pace ed il silenzio, l’ambiente ideale anche per chi vuole studiare.
Le schede dei lettori, dove sono registrati i prestiti librari, testimoniano che le casalinghe adranite propendono per la scelta di thriller psicologici, gialli, romanzi rosa, saggistica e poetica. Scorrendo tra i titoli troviamo: “ Romanzo Siciliano” di Ann Radcliffe; “ Sabbia Nera” di Cristina Cassar Scalia; “ La Mennulara” di Simonetta Agnello Hornby; “ L’ultima Leonessa” di Costanza Afan de Rivera; e ancora, le opere di autori come Sciascia, “A ciascuno il suo”, Verga, “ Una Peccatrice”, Pirandello,“Amori senza Amore”; grandi classici stranieri come “ Madame Bovary” di Flaubert, “ Umiliati e Offesi” di Dostoevskij, “La felicità domestica” di Tolstoj. Constatare che la maggioranza di queste donne proviene da estrazioni sociali lontane dal mondo scolastico e letterario, è una conquista sociale e di emancipazione femminile, a maggior ragione in una città come Adrano fortemente improntata sulla figura matriarcale tipicamente siciliana. Qualche anno fa, Parigi promosse una mostra dal titolo “Les femmes qui lisent sont dangereuses” (Le donne che leggono sono pericolose), un titolo provocatorio che nasconde una grande verità. Perché le donne che leggono aprono la mente e gli occhi, viaggiano con l’immaginazione, scoprono mondi e culture lontane, escono dagli schemi in cui sono state incasellate. Si rendono conto che, portando in grembo la vita, sono il pilastro della società e hanno l’enorme potere di cambiarla.