Mani unite nella preghiera e nel dono per mercoledì 22 febbraio, primo giorno di Quaresima: l’arcivescovo Mons. Luigi Renna chiama a raccolta i fedeli della Diocesi per un gesto di carità nei confronti delle popolazioni di Turchia e Siria stremate dai tragici eventi sismici che hanno provocato decine di migliaia di vittime e milioni di sfollati. Una raccolta fondi per contribuire allo sforzo messo in campo da Caritas Italiana e dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
“Nel Mercoledì delle Ceneri, ci sentiremo chiamati – si legge nel Messaggio quaresimale dell’Arcivescovo – alla condivisione con le popolazioni di Turchia e di Siria colpite dal terremoto: la colletta del primo giorno di Quaresima sarà per loro, e così il nostro digiuno diventerà fecondo di carità”.
L’organizzazione di una colletta per le popolazioni martoriate dal terribile evento risponde anche alle spontanee proposte di aiuto che già nei giorni successivi al sisma molti fedeli avevano manifestato a tante parrocchie e alla Caritas Diocesana. La scelta di associare questo momento di solidarietà con “i nostri fratelli di Siria e Turchia” al Mercoledì delle Ceneri assume un significato di portata universale per la vita cristiana che si evidenzia nella scelta di Mons. Renna di riportare, all’interno del Messaggio per la Quaresima, le parole di San Pietro Crisologo: “Queste tre cose, preghiera, digiuno, misericordia, sono una cosa sola, e ricevono vita l’una dall’altra. Il digiuno è l’anima della preghiera e la misericordia la vita del digiuno. Nessuno le divida, perché non riescono a stare separate”.