Una risposta alle accuse mosse dall’opposizione, ma anche un messaggio agli alleati di governo, in particolare a Forza Italia che da giorni chiede un intervento per calmierare l’aumento del prezzo dei carburanti.
All’indomani del varo in Consiglio dei ministri del decreto ad hoc sulla trasparenza del costo della benzina, Giorgia Meloni si affida ancora una volta al collaudato format del video social per spiegare ai cittadini le scelte dell’esecutivo che guida. Nei 15′ minuti di filmato la premier rivendica quanto fatto, ovvero la decisione di non tagliare nuovamente le accise. E questo perché la misura adottata dall’esecutivo Draghi, ricorda, «costa mediamente un miliardo al mese, 10 miliardi l’anno». Risorse preziose in tempi di crisi che alla fine si è deciso di utilizzare in altro modo perché da un lato, «guardando l’andamento del mercato, il prezzo del petrolio stava scendendo», e dall’altro «il taglio è una misura che aiuta tutti, indipendentemente dalla condizione economica che hanno. Noi invece che spalmare quei 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico perché la considero di giustizia sociale».
Meloni elenca perciò le misure inserite in manovra finanziate con i 10 miliardi in questione: taglio del costo sul lavoro, aumento dell’assegno unico, del fondo sulla sanità. E ancora l’intervento per aumentare la platea delle famiglie che potevano accedere al sostegno da parte dello Stato per calmierare le bollette, la decontribuzione per i neoassunti, l’istituzione del fondo-carrello per aiutare a fare la spesa. «Tutte queste misure – sottolinea – le avremmo dovute cancellare dalla legge di bilancio per prevedere di nuovo il taglio delle accise». La premier cita anche il suo video, tornato virale sui social e rilanciato dall’opposizione, «nel quale facendo benzina con la mia auto parlavo della necessità di tagliare le accise sulla benzina. Si è detto `Meloni incoerente perché in campagna elettorale promette alcune cose e poi al governo ne fa altre´. Ma io sono abbastanza seria e non è un caso che quel video sia del 2019 e non di questa ultima campagna elettorale dove non ho promesso che avrei tagliato le accise». «Io sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa farlo», aggiunge dicendosi «fortemente speranzosa della possibilità che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale e non temporaneo», ma «il punto è che si fanno i conti con la realtà con la quale ci si misura. E non sfuggirà a chi non ha pregiudizi che dal 2019 ad oggi il mondo intorno a noi è cambiato. Stiamo purtroppo affrontando una situazione emergenziale su diversi fronti che ci impone di fare alcune scelte».
Commentando poi il suo stesso video pubblicato su Facebook, Meloni replica anche ad alcuni esponenti dell’opposizione «che fanno notare che nel programma di Fratelli d’Italia delle precedenti elezioni era presente, tra i punti, una voce sulla sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti, con un’automatica `riduzione di Iva e accise´. Significa che se hai maggiori entrate dall’aumento dei prezzi del carburante le utilizzi per abbassare le tasse. Ma noi non avevamo maggiori entrate, ovviamente. Quindi si tratta di un impegno molto diverso dal `taglieremo le accise´. Obiettivo che continuiamo a condividere e sul quale lavoreremo, ma impegno che nell’attuale contesto non potevamo prenderci». Nella parte conclusiva del video Meloni si sofferma anche su quelle che definisce «storture» in riferimento al prezzo dei carburanti in alcuni distributori. «È accaduto che vi siano alcuni che, nelle more di una modifica intervenuta da parte del governo, magari un po’ se ne approfittano e lì bisogna intervenire. Voglio dire però che la gran parte dei benzinai si sta comportando in maniera assolutamente onesta e responsabile – conclude -. E’ soprattutto a loro tutela che dobbiamo lavorare per verificare se invece ci dovesse essere qualcuno che si vuole approfittare di una situazione che è già delicata».