PATERNO’. L’imperativo è tenere accesi i riflettori sulla vicenda dell’ormai fu call center paternese “Qè”. Una vicenda che non si chiude con i lavoratori che da ben oltre un anno passano per il calvario del non conoscere ancora il proprio destino. Una battaglia per il lavoro che ora vive di una data che rischia di divenire determinante se non fatidica. E’ quella del prossimo 6 dicembre, giorno in cui scadono ufficialmente i termini degli ammortizzatori sociali.
Non solo senza un lavoro, adesso per i lavoratori c’è il problema di non avere più nemmeno il paracadute che ha permesso di tamponare le conseguenze del licenziamento.
Dalla Prefettura, intanto, non arrivano notizie in merito all’incontro che si sarebbe dovuto convocare già nei giorni scorsi assieme alla Transcom Worldwide che cura le commesse Inps-Inail. Ebbene, la società in questione pareva fosse interessata a recuperare buona parte dei lavoratori (solo in questo caso parliamo di circa 140 posti). Con la commessa Enel attraverso la nuova società Netith dovrebbe andare, invece e per fortuna, tutto in porto. Resta, tuttavia, l’urgenza di tutelare tutti coloro i quali quel lavoro – dopo anni di sacrifici e illusioni – lo hanno perso.
La partita è tutt’altro che chiusa.