La carenza di medici negli ospedali di Paternò, Biancavilla e Bronte è finita all’attenzione dei deputati nazionale e regionale di Fratelli d’Italia, rispettivamente Francesco Ciancitto e Gaetano Galvagno.
“Insieme al deputato regionale Gaetano Galvagno – ha evidenziato Ciancitto- abbiamo ricevuto alcune segnalazioni sulla carenza di medici nei tre presidi sanitari, con particolare riferimento ai reparti di ortopedia, pronto soccorso e chirurgia”.
Nell’immediato a creare particolare preoccupazione è la situazione nelle unità operative complessa e semplice di ortopedia dei tre presidi ospedalieri, con in organico due medici al “SS.Salvatore” di Paternò, due medici al “Maria SS.Addolorata” di Biancavilla ed un medico al “Castiglione Prestianni” di Bronte. Da qui la richiesta di notizie ai vertici dell’Asp catanese.
“Ho avuto un confronto telefonico con il direttore sanitario dell’Asp 3, Nino Rapisarda che mi ha confermato la carenza di personale – dice ancora l’onorevole Ciancitto -. La situazione è abbastanza complessa e non è responsabilità dell’Azienda sanitaria. Ci sono pochi medici, nonostante l’Asp 3 abbia già in passato bandito alcuni concorsi, andati deserti ed altri sono pronti per essere banditi in queste settimane. A fine mese arriverà quello per gli ortopedici, ma non servirà ad eliminare il problema. È purtroppo una coperta troppo corta da qualsiasi parte si tira, una coperta non più sufficiente a coprire le diverse necessità”.
Nell’attesa che il concorso per gli ortopedici venga pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione, l’Asp di Catania ha deciso di unificare la forza lavoro in servizio, adottando la decisione di effettuare interventi chirurgici nei presidi sanitari di Paternò e Biancavilla.
“Difficile un intervento che possa incidere nel breve termine. Possiamo però guardare a cambiare il sistema del futuro- prosegue Ciancitto- eliminando il numero chiuso nella facoltà di Medicina e ampliando le borse di studio per colmare le carenze nei corsi degli specializzandi. Sarà tra le prime questioni che porterò all’attenzione del Parlamento” . La a questione borse di studio per i corsi degli specializzandi è già stata affrontata a livello regionale dall’onorevole Gaetano Galvagno che due anni fa ha chiesto ed ottenuto il raddoppio delle somme al capitolo passato da 3,5 a 7 milioni di euro. “Serve agire con una doppia azione per dare una svolta concreta al sistema – evidenzia il deputato regionale, Gaetano Galvagno -. Bisogna cancellare il numero chiuso per l’ingresso alla Facoltà di medicina ed occorre rimpinguare i fondi per le borse di studio. Solo così potremo trovare nuova linfa occupazionale e risolvere le carenze in organico nei diversi reparti”.