Governo, il Quirinale avvia le consultazioni: tra il 25 e 26 esecutivo alle Camere

Governo, il Quirinale avvia le consultazioni: tra il 25 e 26 esecutivo alle Camere

Sergio Mattarella entra in scena e sul Quirinale si alza il sipario.

Si aprono oggi alle 10 con il colloquio con il presidente del Senato, Ignazio La Russa e quello della Camera, Lorenzo Fontana, le consultazioni del capo dello Stato che, come di consueto, si terranno nello Studio alla Vetrata. Completato infatti l’ufficio di presidenza dei due rami del Parlamento, lo staff del Colle ha diramato il calendario degli appuntamenti che prevede un giorno e mezzo di confronto con tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione per la formazione del nuovo governo. Il timing rispetta la consuetudine con un ordine di `apparizione´ disciplinato da una sorta di galateo costituzionale, che negli anni si è `svecchiato´ anche in base alla discrezionalità dell’inquilino del Colle. Oltre ai presidenti La Russa e Fontana, Mattarella sentirà telefonicamente il presidente emerito Giorgio Napolitano e poi seguiranno le delegazioni politiche.

Il piatto forte, tuttavia, sarà venerdì mattina con il centrodestra che varcherà la soglia del palazzo dei Papi alle 10.30, in formazione `coesa´. Nel calendario nessun accenno ai leader ma, come di prassi, figurano solo i capigruppo di Camera e Senato eletti martedì. Nessuna defezione, tuttavia, dovrebbe esserci da Fdi, Lega e Forza Italia, con Giorgia Meloni che guiderà la coalizione con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, assicurano. Sarà tuttavia la premier in pectore a presentarsi davanti ai giornalisti al termine del colloquio dopo aver attraversaro la sala del Bronzino. Per questo giro di consultazioni, però, fanno sapere dal Colle, a causa dei lavori strutturali fatti nella sala stampa storica del Loggiato (che ne hanno limitato gli spazi), i media saranno accomodati molto probabilmente nella Sala degli Scrigni. Le tv invece avranno delle postazioni nel Cortile d’Onore.

Organizzazione a parte, a poco meno di un mese dalle elezioni, ora tocca a Sergio Mattarella scendere in campo. Dopo La Russa e Fontana, toccherà alle 12 al gruppo parlamentare `Per le autonomie (SVP-Patt, Campobase, Sud Chiama Nord)´ del Senato della Repubblica e mezz’ora dopo al Misto sempre di palazzo Madama. Nel pomeriggio il Misto della Camera alle 16 e a seguire i rappresentanti della componente `Alleanza Verdi e Sinistra´ di Montecitorio. Il Terzo polo salirà alle 17, mentre il Movimento 5 Stelle alle 18 e infine il Partito democratico alle 19.

Terminati i colloqui Mattarella si prenderà qualche ora di riflessione e secondo le indiscrezioni potrebbe dare l’incarico a Meloni già il 21 sera. Una data non casuale, viene spiegato, e legata alla missione di Mario Draghi a Bruxelles per il Consiglio Europeo. Con questo calendario infatti l’attuale presidente del Consiglio affronterebbe il vertice nella pienezza dei suoi poteri.

Ricevuto l’incarico dall’inquilino del Colle, Meloni potrebbe avviare i propri colloqui che dovrebbero tenersi a Montecitorio sabato. A questo punto la data probabile per lo scioglimento della riserva potrebbe essere nella stessa giornata per far giurare il nuovo esecutivo già domenica mattina. Bisogna tuttavia ricordare che proprio il 24 ottobre il capo dello Stato sarà nel pomeriggio a Sant’Egidio per la conferenza della pace con il presidente francese Emmanuel Macron, il quale sarà ospitato a pranzo al Quirinale il giorno seguente. Tenendo conto degli impegni e fatta salva la volontà di tutti di «fare presto» qualche ritardo è già stato messo in conto, quindi con lo scioglimento della riserva domenica mattina è plausibile che il governo di Meloni entri pienamente in carica lunedì mattina.

Nella stessa giornata toccherà alla tradizionale cerimonia della Campanella mettere il sigillo sul passaggio di consegne tra il governo Draghi e quello Meloni. Dopo l’avvicendamento tra i due presidenti, il neoeletto si presenta a Camera e Senato per verificare la fiducia del Parlamento. Le date cerchiate in rosso, secondo i rumors, sono quelle di martedì 25 ottobre alla Camera e di mercoledì 26 per il Senato. Sempre che non ci siano intoppi dell’ultimo momento.

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