L’ex sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, si schiera dalla parte del custode dello stadio dell’Etna, al quale il sindaco ha ordinato di lasciare i locali per mancanza delle condizioni igienico sanitarie.
“Alle 18.00 – scrive Mancuso sulla bacheca di Facebook – sarò davanti al campo sportivo, in contrada Difesa Luna, per dare solidarietà al custode sfrattato, con ordinanza urgente, dal sindaco. Invito a partecipare. Non è ammissibile: forti con i deboli e deboli con i forti”.
Il custode dello Stadio dell’Etna, il dipendente comunale Alfio Milazzo, è stato messo alla porta dopo che egli stesso, in una intervista, aveva denunciato le carenze igieniche dell’alloggio. Nella struttura, come nel resto dello Stadio dell’Etna, da alcuni mesi manca la luce elettrica. La mancanza di fondi non ha permesso finora all’amministrazione di riparare o sostituire il trasformatore che dovrebbe illuminare l’impianto sportivo e la casa del custode ad esso collegata. L’alloggio, vale la pena ricordarlo, è di proprietà del Comune di Adrano.
“Non ho sfrattato nessuno – spiega il sindaco di Adrano, Angelo D’Agate – ho ritenuto doveroso intervenire, invece, solo dopo avere appreso delle carenze igieniche in cui versa la struttura. Posso dire che sono stati reperiti i soldi per comprare il trasformatore della cabina elettrica. Ciò significa che tornerà ad essere illuminato sia lo stadio che la casa del custode che potrà tornare ad essere abitata”.