Umberto Bossi non lascia il Parlamento.
L’esclusione storica del Senatur, che sembrava certa dopo il primo conteggio dei seggi, viene invece smentita dai riconteggi imposti dall’Ufficio elettorale centrale nazionale della Corte di Cassazione. Il quale fornisce indicazioni al Viminale per procedere a un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali. Invece «Resta invariato il dato relativo al totale dei seggi attribuiti, a livello nazionale, a tutte le coalizioni e alle liste della Camera dei deputati, anche per i collegi uninominali, nonché la ripartizione dei seggi relativa al Senato della Repubblica», spiega il ministero dell’Interno, che pubblica sul proprio sito Eligendo i nomi dei nuovi eletti.
Il caso di Bossi è certamente il più eclatante.
L’«errore» nel collegio di Varese viene preannunciato dal senatore leghista Roberto Calderoli e poi confermato dal sito del Viminale. «Quante parole al vento», commenta il leader del Carroccio Matteo Salvini, che incassa anche l’elezione del tesoriere del partito Giulio Centemero nel plurinominale di Bergamo. Ma il rimescolamento dei seggi riguarda molti altri collegi da nord a sud e sconta anche il cosiddetto `effetto flipper´, che fa subentrare nuovi candidati a quelli di una stessa lista eletti in altri collegi. A farne le spese, tra gli altri, c’è Lucia Annibali, deputata uscente di Italia viva e avvocato divenuta simbolo della lotta alla violenza contro le donne: candidata nel collegio Toscana 03 per il terzo polo, perde il seggio a favore del candidato Pd Marco Simiani. In Molise salta invece l’elezione di Caterina Cerroni del Pd, a cui in un primo momento era stata assegnata la vittoria: la presidente nazionale dei giovani dem, tra i capilista under 35 voluti dal segretario Enrico Letta, cederà lo scranno a Elisabetta Lancellotta, candidata di Fratelli d’Italia. In Campania entra Francesco Emilio Borrelli dell’Alleanza Verdi Sinistra al posto di Guido Milanese (FI).
Novità anche nel Lazio 1, dove Marianna Madia, seconda nel listino dopo Nicola Zingaretti risulta adesso eletta.
L’ex ministra della Funzione pubblica, però, conquista anche il collegio Lazio 2 dove, da regolamento, scatterà il suo seggio perché il Pd ha preso meno voti. A essere eletto, quindi, dovrebbe essere il segretario del Pd Roma Andrea Casu. Un seggio passa invece dal Pd al Movimento 5 Stelle in Calabria, dove salta l’elezione della deputata dem uscente Enza Bruno Bossio a favore del candidato del M5S Riccardo Tucci. Cambia il quadro degli eletti anche nel collegio plurinominale in Umbria: Emma Pavanelli del M5S e Catia Polidori di FI entrerebbero al posto rispettivamente di Pierluigi Spinelli (Pd) e Chiara La Porta (FdI). Nella circoscrizione Abruzzo, il candidato di Azione nel plurinominale alla Camera, Giulio Sottanelli, conquista il seggio inizialmente assegnato a Stefania Di Padova, candidata al secondo posto nella lista del Pd. Critica la posizione di +Europa, che già nei giorni scorsi aveva chiesto pubblicamente un riconteggio delle schede: «Le notizie di queste ultime ore, con il balletto di eletti annunciati e poi corretti dal Viminale», osserva il coordinatore della segreteria Giordano Masini, «conferma le nostre riserve e le nostre perplessità su quanto sta avvenendo attorno al conteggio dei voti».
Madia la nuora di un senatore a vita comunista 90enne