Sicilia, fuga dai Pronto Soccorso dei dirigenti medici: Ugl Salute chiede mobilitazione della politica

Sicilia, fuga dai Pronto Soccorso dei dirigenti medici: Ugl Salute chiede mobilitazione della politica

Continua a non arrestarsi in Sicilia la fuga di dirigenti medici dai Pronto Soccorso.

Infatti sono continui i disagi patiti dagli utenti all’interno dei reparti di emergenza e urgenza dei nosocomi, dovute all’esiguità del personale medico che è peraltro chiamato ad assistere i numerosi utenti assegnati ai vari codici. Un’emergenza che allarma la Ugl Salute Sicilia, al punto da chiedere una mobilitazione della politica regionale e nazionale per la risoluzione del grave problema.

Comprendiamo che oggi tra crisi energetica ed economica, ai risvolti endemici del Covid e a tante altre criticità di rilievo, la sanità quotidiana è passata oltre il secondo piano, ma chi come noi è sul territorio non può che mettere in evidenza il dramma che quotidianamente vivono i camici bianchi che operano nei pronto soccorso e i cittadini che, purtroppo, hanno bisogno di fruire di questo servizio”, dicono il segretario regionale Carmelo Urzì e l’aggiunto Raffaele Lanteri. Negli ultimi anni in Sicilia tra pensionati e deceduti, in particolare a causa del Covid, sono centinaia i medici fuoriusciti dal sistema che sono stati rimpiazzati neanche per il 20% dei posti vuoti. Quasi la totalità dei nuovi innesti ha scelto di lavorare in reparti specialistici diversi dai pronto soccorso, motivo per cui per rimpinguare questi ultimi è impellente assumere nuove unità. Personale che, ovviamente, non c’è a causa dell’annosa storia del numero mai “programmato” nelle facoltà universitarie di medicina e, pertanto, non risolvibile in tempi rapidi. Ugl Salute Sicilia detta una ricetta per l’immediato futuro.

“A nostro avviso – sostengono Urzì e Lanteri – basterebbe una semplice legge per introdurre nuovamente la figura dell’assistente medico. Un vero e proprio “training on the job” per i giovani ancora in formazione, che potrebbero così rinforzare le fila dei pronto soccorso andando ad aiutare i medici di turno. In questo modo verrebbero immesse in servizio forze fresche, che si “farebbero le ossa” dando respiro a chi oggi eroicamente sta portando avanti quella che è diventata una vera e propria missione”.

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1 Comments

  1. E per le visite specialistiche bisogna aspettare mesi o anni e andare in ospedali distanti dal proprio luogo di residenza. In alternativa basta pagare cash e con intramoenia ti fanno tutte le visite che vuoi (se sei un cittadino contribuente) a meno che tu sia un immigrato irregolare hai tutto gratis visite, medicine, interventi assistenza psicologia e legale.

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