Belpasso, Procura apre inchiesta su esplosione fabbrica fuochi d’artificio. Uil: “Stop a questa strage silenziosa”

Belpasso, Procura apre inchiesta su esplosione fabbrica fuochi d’artificio. Uil: “Stop a questa strage silenziosa”

La procura di Catania ha aperto un’inchiesta ed ha disposto il sequestro dell’area interessata all’esplosione nella fabbrica di Belpasso, nel Catanese, che ha provocato la morte di uno dei proprietari, Antonino Vaccalluzzo, di 62 anni.

Quella dei Vaccalluzzo è una rinomata famiglia di maestri pirotecnici dal 1950.

La polvere pirica è la materia prima per i fuochi d’artificio: serve per il lancio, per i colori e per lo scoppio all’interno, la cosiddetta apertura. Tale lavorazione comporta il massimo rispetto delle norme di sicurezza in materia di esplosivi, perché sono altissimi i rischi che si corrono nel maneggiare la polvere nera.

«L’incidente di stamattina alla Vaccalluzzo, in cui è deceduto uno dei proprietari della storica azienda etnea produttrice di fuochi pirotecnici, merita la massima attenzione perché ogni vittima del lavoro merita la massima attenzione. Siamo purtroppo molto lontani, a Catania come altrove, dall’obiettivo #Zeromortisullavoro che la Uil con il suo leader nazionale Pierpaolo Bombardieri ha fissato come campagna della vita e priorità di ogni agenda sindacale, sociale e soprattutto politica». áLo afferma la segretaria generale della Uil di Catania Enza Meli.

«A magistratura e investigatori- aggiunge – ci affidiamo ancora una volta perché facciano luce sull’accaduto. Noi intanto ribadiamo la richiesta di più prevenzione, più controlli, più formazione in ogni cantiere, in ogni fabbrica. Abbiamo già urlato da piazza Bellini che i lavoratori possono giocare a Risiko, ma nessun risiko è possibile sulla loro pelle. Siamo pronti a nuove proteste. Dalle istituzioni politiche vogliamo fatti concreti perché questa strage silenziosa con numeri da guerra civile possa finalmente finire».

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