Nuove accuse al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che nell’inchiesta sul caso Diciotti risponde di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio, insieme al suo capogabinetto. Ipotizzati dalla procura di Agrigento, come confermato da fonti giudiziarie, anche i reati di sequestro di persona a scopo di coazione, in quanto secondo i magistrati il titolare del Viminale avrebbe impedito lo sbarco per fare pressione sull’Ue in direzione della ridistribuzione dei migranti; e l’omissione d’atti di ufficio poichè avrebbe ignorato la richiesta della Guardia costiera di un porto sicuro, indicando Catania solo come scalo tecnico.
Il procuratore Luigi Patronaggio sta effettuando ulteriori accertamenti e verifiche anche per quanto riguarda l’identificazione e la tutela dei diritti delle persone offese e per problemi di carattere tecnico-giuridico. L’intenzione è assicurare ai migranti che erano a bordo della ‘Diciotti’ la piena tutela legale e la possibilità di costituirsi in
giudizio contro il ministro dell’Interno. Domani dovrebbero arrivare gli atti dell’inchiesta alla procura di Palermo. Gli
uffici diretti da Francesco Lo Voi avranno 15 giorni per inviare tutto al Tribunale di ministri che avvierà la sua istruttoria decidendo entro 90 giorni (piu’ eventuali sessanta) se archiviare o trasmettere nuovamente le carte al procuratore
della Repubblica che dovra’ inoltrare l’autorizzazione a [sg_popup id=”7489″ event=”inherit”][/sg_popup]procedere al Senato.
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