«Non c’è alcun problema di incandidabilità. Per la legge, per il codice antimafia e per lo statuto del mio partito sono assolutamente candidabile come la collega di partito Valentina Scialfa candidata per le politiche. Per me invece si sta impiegando troppo tempo. E’ davvero spiacevole e surreale. Il partito in Sicilia sta scivolando in qualcosa di imbarazzante».
Lo afferma all’AdnKronos il segretario provinciale del Pd di Catania Angelo Villari che ‘attende’ ancora di sapere circa la sua candidatura all’Ars in vista del voto, anche siciliano, del 25 settembre perché sotto processo per il dissesto finanziario del Comune di Catania quando lo stesso Villari era assessore. Nel Pd è in atto una discussione sull’eventuale corsa di esponenti con precedenti penali pendenti.
«Stiamo aspettando la direzione delle ore 14 – aggiunge- rinviata per l’ennesima volta. La situazione si va sempre più complicando con i cinquestelle che pare si stiano tirando indietro ed una candidata presidente che non si capisce se c’è o meno».
«La situazione è difficile – conclude Villari- ed il Pd è infilato in un ‘cul de sac’. Sono arrabbiato, dispiaciuto ed amareggiato perché colpito sfavorevolmente da una situazione mai avvenuta nella storia del Pd e della sinistra siciliana».