Stato Teocratico Antartico, la nazionale-burla inventata per eludere il fisco ed evitare i vaccini

Stato Teocratico Antartico, la nazionale-burla inventata per eludere il fisco ed evitare i vaccini

Si erano inventati di sana pianta un’entità fantasma, lo Stato Teocratico Antartico di S. Giorgio, con tanto di Capo di Stato, Governo, Ministri, Corte di Giustizia, Tribunale Supremo, Delegazioni territoriali e dotato anche di una gazzetta ufficiale, siti internet e strutture in grado di confezionare documenti d’identità anche validi per l’espatrio, ma in realtà lo scopo era quello di attuare delle truffe ed eludere il fisco e, persino, in tempi di obblighi di immunizzazioni, evitare la vaccinazione anti Covid.

È arrivato al capolinea a Catanzaro il «sistema» svelato dall’operazione «Isola che non c’è» coordinata dalla Procura di Catanzaro e condotta dalla Polizia di Stato con l’ausilio della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione e dalle Questure di Cosenza, Genova, Lucca, Perugia, Padova, Teramo e Trapani. In dodici, tra cui un ex generale della Guardia di finanza in pensione Mario Farnesi di 72 anni, ritenuto l’ideatore del meccanismo, sono finiti nella rete degli investigatori. Tra i destinatari dei provvedimenti anche un maresciallo dei carabinieri in pensione, Emanuele Frasca di 56 anni. I reati contestati sono associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi espatrio e riciclaggio. In 700, da tutta l’Italia, avevano sborsato una somma variabile tra i 200 e i 1.000 euro a seconda delle disponibilità per acquisire una nuova «nazionalità».

Per loro ci sarebbero stati una serie di vantaggi: dalla possibilità di ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, a fruire di una burocrazia più snella per le proprie imprese o utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero, fino alla possibilità di consentire l’ingresso sul territorio nazionale di cittadini stranieri. In due casi è anche emersa la vendita di terreni in Antartide con annesso titolo nobiliare. Ad allettare erano anche e soprattutto i benefici dovuti all’extraterritorialità e legati alla riduzione dell’imposizione fiscale, con un’aliquota pari solo al 5% da versare al nuovo stato di appartenenza con esenzione dalla corresponsione delle imposte in Italia. Inoltre, c’era la possibilità di salvaguardare i propri beni, divenuti «sangiorgesi», da possibili azioni esecutive dello Stato italiano. O, ancora, poter continuare a esercitare la professione medica nonostante l’avvenuta radiazione o sospensione dall’albo, assieme alla possibilità di essere esentati dagli obblighi vaccinali.

Per dare una concreta territorialità al fantomatico stato gli indagati avrebbero ottenuto dai cittadini «antartici» somme di denaro ulteriori per acquistare l’isola di Kouneli, in Grecia. L’indagine ha preso le mosse nell’aprile del 2021 dopo la perquisizione in un immobile del centro storico di Catanzaro indicato come sede diplomatica dello Stato Teocratico. La Digos di Catanzaro, nell’ambito delle indagini, aveva arrestato a Teramo, un medico no vax, Roberto Petrella, che assieme ad altri suoi colleghi per avere tentato di creare un albo dei medici di Sangiorgio reclutando colleghi radiati o sospesi dall’albo. Il professionista si dichiarava cittadino dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio. (ANSA).

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