Catania, l’ultimo saluto al maestro Brigantony: domani i funerali. Lungo il ‘Viale degli Artisti’ sorgerà un monumento a lui dedicato

Catania, l’ultimo saluto al maestro Brigantony: domani i funerali. Lungo il ‘Viale degli Artisti’ sorgerà un monumento a lui dedicato

La scomparsa del maestro Brigantony ha generato un’ondata di affetto che ricordiamo in poche altre occasioni.

Sui social sono comparsi migliaia di commenti e ricordi da parte di colleghi del mondo dello spettacolo e fan.

Un personaggio partito dal basso che è dovuto emigrare in Belgio per poter guadagnare, lavorando come muratore, il gruzzoletto necessario a produrre la sua prima cassetta. Ma a questa dimensione popolare Brigantony è rimasto legato per tutta la sua vita, anche quando il successo lo ha portato ad esibirsi sul tetto del mondo: il Madison Square Garden di New York.

Nei suoi testi, da abile alchimista qual era, è riuscito a dosare perfettamente allegria e malinconia, raccontando, senza lesinare volgarità e doppi sensi, le difficoltà dei lavoratori e delle famiglie più deboli. Viene da chiedersi se la censura bacchettona attuata dalla critica e dai media mainstream abbia negato a personaggi come Brigantony maggiori opportunità di successo e visibilità nel panorama artistico nazionale. Ma siamo certi che anche il più radical chic in certi ambienti “d’elite” non possa negare di aver canticchiato almeno una volta nella vita “mi stuppai na Fanta”, foss’anche nel segreto della propria automobile.

Lo scrittore catanese Ottavio Cappellani ha dato un’interpretazione del parallelismo Battiato-Brigantony a cui in molti hanno fatto ricorso in queste ore: “Catania è insieme Battiato e Brigantony, l’alto e il basso, che si toccano, altroché se si toccano, come Ciccio e la Tipa senza chiamare mammà (non notate anche voi il parallelismo “Vamos a Pilus/E ti vengo a cercare?”). Tutto quello che sta in mezzo è la vita come la conosciamo, ma Battiato e Brigantony rappresentano il sopra e il sotto, o il sottosopra, che solo a Catania potevano fiorire incarnando la “classicità” nei suoi due estremi: la Tragedia e la Commedia, le prime due narrazioni strutturate apparse sul pianeta terra grazie alla cultura greca.”

A custodire la memoria del maestro Brigantony ci penserà la sua Catania che da due giorni si è mobilitata per ricordarlo con tutti gli onori. Antonio Ferlito, frontman dei Brigantini (la band che più di ogni altra si è ispirata al repertorio di Brigantony), ha lanciato insieme ad altri amici una raccolta fondi per edificare un monumento funebre nel “Viale degli Artisti” del cimitero di Catania, dove sono sepolte personalità come Angelo Musco e Giovanni Verga. Il Comune, attualmente in stato di dissesto finanziario, si è limitato a concedere gratuitamente la porzione di terreno in questione.

Oggi la camera ardente allestita presso la Galleria d’Arte Moderna resta aperta dalle 8:00 alle 19:00 per permettere ai fan di porgere un ultimo saluto. I funerali saranno celebrati mercoledì 27 luglio alle ore 16:30 nella Cattedrale di Sant’Agata.

Francesco Mascali

Riguardo l'autore Francesco Mascali

Studente di giurisprudenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: studia le leggi ma è allergico alle regole. Vive bilocato tra Milano e la Sicilia, ma alla Città preferisce sempre lo Strapaese. Appassionato di politica, arte e cultura popolare. Pensa rivolto verso Occidente e prega rivolto verso Oriente. È un individualista feroce: crede alla Libertà come valore assoluto dell'individuo che tutti gli Stati dovrebbero sempre rispettare. Ama ascoltare chi ha una storia da raccontare. Trova sempre il tempo per una passeggiata al mare, una risata con gli amici e un buon bicchiere di vino. Come il Gastone di Petrolini cerca sempre di avere una buona dose di orrore di sé stesso per restare saldamente ancorato a terra e trovare nuovi spunti per migliorarsi. Detesta le biografie (come questa).

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