Oms dichiara emergenza globale il vaiolo delle scimmie: 16 mila casi e 5 decessi segnalati in 75 paesi

Oms dichiara emergenza globale il vaiolo delle scimmie: 16 mila casi e 5 decessi segnalati in 75 paesi

Il vaiolo delle scimmie è stato dichiarato emergenza globale dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Ad dare l’annuncio, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha preso questa decisione nonostante non ci fosse consenso all’interno del comitato d’emergenza dell’Oms. «In breve, abbiamo un’epidemia che si è diffusa rapidamente in tutto il mondo attraverso nuove modalità di trasmissione di cui capiamo troppo poco», ha detto Tedros. Per il capo delle emergenze dell’Oms, Michael Ryan, una mossa che punta ad assicurare che il mondo prenda sul serio l’epidemia in corso.

La definizione di emergenza globale è il più alto livello di allerta dell’Oms e la sua dichiarazione segue a un aumento dei casi a livello mondiale: sono oltre 16mila quelli segnalati in 75 Paesi e 5 i decessi, ha riferito Tedros. Ma la designazione non significa necessariamente che una malattia sia particolarmente trasmissibile o letale, sottolinea Bbc. In passato l’Oms ha dichiarato emergenze per crisi di salute pubblica come la pandemia di Covid-19, l’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale del 2014, il virus Zika in America Latina nel 2016 e per la poliomielite. E al momento sono due le emergenze sanitarie attive, cioè appunto quella per il coronavirus e quella per i continui sforzi per sradicare la poliomielite.

In Italia il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha riferito che «la situazione è sotto costante monitoraggio». «Massima attenzione» ma «no allarmismo», ha detto, sottolineando che «non si ritiene» che la situazione «debba destare particolare preoccupazione» e ricordando che «in Italia finora sono stati registrati 407 casi con tendenza alla stabilizzazione».
Dichiarare l’emergenza globale significa che l’epidemia di vaiolo delle scimmie è un «evento straordinario» che potrebbe estendersi a più Paesi e che richiede una risposta globale coordinata. Serve principalmente come modo per attirare più risorse globali e attenzione su un’epidemia. Il mese scorso il comitato di esperti dell’Oms aveva affermato che l’epidemia mondiale di vaiolo delle scimmie non rappresentava ancora un’emergenza internazionale, ma il panel si è riunito questa settimana per rivalutare la situazione.

«La valutazione dell’Oms è che il rischio di vaiolo delle scimmie è moderato a livello globale e in tutte le regioni tranne che nella regione europea, dove valutiamo il rischio come alto», ha affermato il direttore generale dell’Oms. Tuttavia con una precisazione: «Anche se sto dichiarando un’emergenza sanitaria pubblica al momento di interesse internazionale, questa è un’epidemia che si concentra tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, in particolare quelli con più partner sessuali», ha detto Tedros, sottolineando che «ciò significa che questo è un focolaio che può essere fermato con le giuste strategie nei gruppi giusti».

Sebbene il vaiolo delle scimmie sia presente da decenni in alcune parti dell’Africa centrale e occidentale, fino a maggio non era noto che scatenasse focolai di grandi proporzioni al di fuori dell’Africa né che si diffondesse tanto fra le persone. A maggio, però, le autorità hanno rilevato decine di focolai in Europa, Nord America e altrove. Gli esperti sospettano che i focolai di vaiolo delle scimmie in Europa e Nord America si siano potuti diffondere per via sessuale in due rave in Belgio e Spagna.

A oggi, decessi per vaiolo delle scimmie sono stati segnalati solo in Africa, dove si sta diffondendo una versione più pericolosa del virus, principalmente in Nigeria e Congo. In Africa il vaiolo delle scimmie si diffonde alle persone principalmente da animali selvatici infetti come i roditori, in focolai limitati che in genere non hanno attraversato i confini. In Europa, Nord America e altrove, tuttavia, il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo tra persone senza legami con animali né che abbiano fatto viaggi recenti in Africa. La massima esperta dell’Oms sul vaiolo delle scimmie, la dottoressa Rosamund Lewis, ha affermato questa settimana che il 99% di tutti i casi di vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa sono stati rilevati in uomini e che il 98% di questi hanno rapporti sessuali con altri uomini.

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