Le eccellenze della musica classica internazionale da ascoltare al crepuscolo, ammantati dal fascino dell’Etna, immersi nelle vigne dell’antico palmento ottocentesco nel quale sorge l’azienda vitivinicola Mondifeso di Pedara (via Tarderia 121).
Cinque appuntamenti sonori da gustare con i vini della cantina e i prodotti agroalimentari della terra siciliana, al Vineyard Music Festival promosso dall’associazione catanese Nova Academia Musica Aetnensis, dal 15 al 23 luglio.
«Con il Festival musica in vigna, vogliamo combinare un evento musicale in un luogo campestre in cui potersi riappropriare dei colori, dei sapori e delle atmosfere che la natura ci offre, con la degustazione dei migliori prodotti del nostro territorio» spiega il maestro Carmelo Pappalardo, direttore della Nova Academia Musica Aetnesis e docente di pianoforte all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania.
Prologo del Trecastagni International Music Festival – quest’anno, la ventesima edizione dal 25 luglio al 7 agosto al Cortile Chiesa Madre San Nicola –, la prima edizione del Vineyard Music Festival ospita artisti che, dalle ore 20:00, eseguiranno le musiche dei «colossi del Romanticismo come anche della musica colta contemporanea». Domani apriranno la rassegna il violista romano Matteo Rocchi e la pianista salentina Ludovica Vincenti, con le composizioni di due tra i più importanti autori russi del ‘900, Dmitrij Dmítrievič Shostakovich e Sergej Sergeevič Prokof’ev.
«Un profondo viaggio nella musica russa per calarsi meglio nella contemporaneità e comprenderne le radici» con brani dalla «grande carica emotiva» e arrangiamenti che preservano le linee narrative delle opere originali e gli aspetti timbrici caratteristici dell’orchestra attraverso «soluzioni pianistiche agevoli». In tempi drammatici come quello attuale dell’invasione dell’Ucraina, dove sovente l’arte russa viene messa da parte, l’intento è quello di riconsegnarle il legittimo valore: «La guerra è qualcosa di terribile – osserva Vincenti – che non ha nulla a che vedere con i musicisti e gli autori, soprattutto se si considerano i rapporti tesi che Shostakovich ebbe con il regime sovietico».
In collaborazione da sei anni, il duo proporrà musiche che celebrano i toni malinconici e le sonorità ambrate della viola, strumento vittima del «pregiudizio ereditato dal Settecento – spiega Rocchi –, che a lungo ha considerato la viola come la seconda scelta dei violinisti meno dotati. In realtà già nel secolo successivo lo strumento riacquistò importanza, venendo per lo più utilizzato in maniera sapiente da autori come Brahms. È nel Novecento però, che se ne riscopre il reale valore; oltre al sapore malinconico, la viola permette infatti di concentrare in un unico strumento caratteristiche del violino e del violoncello».
Il calendario del festival:
Venerdì 15 luglio Matteo Rocchi, viola e Ludovica Vincenti, pianoforte (Dmitrij Dmítrievič Shostakovich e Sergej Sergeevič Prokof’ev)
Martedì 19 luglio Daniel Hyunwoo Evans, pianoforte (Sonata in la maggiore D.959 di Franz Schubert, due brani da Goyescas e un’improvvisazione del compositore spagnolo Enrique Granados)
Mercoledì 20 luglio Francesco Angelico, violoncello e Giulia Russo pianoforte (Johannes Brahms, Claude Debussy e Mario Pilati)
Venerdì 22 luglio Michele Di Filippo, chitarra (alcuni suoi brani e diverse opere centrali del repertorio di Roland Dyens e dell’avanguardismo di Astor Piazzola)
Sabato 23 luglio Gala Chistiakova, pianoforte (finalista nel 2000 del premio Chopin, di cui eseguirà alcune delle pagine più espressive fra danza e poesia, oltre a celebrare il simbolismo di Aleksandr Skrjabin nel 150° anniversario della sua nascita)
Per info e prenotazioni: 349 1046397 – [email protected]
Biglietto: intero euro 15,00, ridotto under 30 e over 65 euro 12,00.