In attesa dell’inizio dello sfoglio delle schede elettorali in programma dalle 14 di oggi, vince per il momento l’astensionismo a Paternò, comune interessato, assieme ad altri 19 nel Catanese, alle elezioni amministrative.
I cittadini, come si legge dal sito ufficiale della Regione Sicilia, che si sono recati alle urne sono stati 25653 su 40775 aventi diritto, pari al 62,91%. Si tratta dell’8,50% in meno rispetto alle amministrative del 2017 quando al voto si reco il 71,42% degli aventi diritto.
Quella di ieri è stata comunque una giornata tormentata dal punto di vista elettorale con colpi di scena a ripetizione: protagonisti cittadini distratti e organizzazione dell’ufficio elettorale non all’altezza della situazione. Nelle ultime ore della giornata si è registrato il caos.
In particolare forti disagi e momenti di nervosismo si sono verificati nei pressi dell’ufficio comunale di zona Ardizzone per il rilascio di un duplicato della tessera elettorale: alle 22.30 si aveva una lista di 950 persone che nel corso della giornata si erano presentate all’ufficio; solo a 434 persone sarebbero state rilasciate le tessere. In sostanza circa 500 elettori non hanno potuto esprimere il proprio voto. Non è chiaro il numero degli operatori comunali chiamati a rilasciare il duplicato.
Si parla di uno/due operatori. Personale non sufficiente per soddisfare le richieste dell’utenza; a questo aspetto si va a da aggiungere l’elevato numero piuttosto alto dei richiedenti; infatti quello che più colpisce è come mai un numero cosi alto di cittadini avesse richiesto il rilascio della tessere elettorale, perché non pensarci prima: si va da coloro che hanno smarrito il certificato elettorale, per passare da coloro che l’avevano orami “completo”, per giungere a coloro che recatesi al seggio elettorale non sarebbero risultati iscritti in quella sezione e si sarebbero diretti all’ufficio comunale per chiedere informazioni. Un caos. Non sono mancati momenti di tensione; sul posto i carabinieri della compagnia di Paterno con il testa il suo comandante Gianmauro Cipolletta che hanno cercato di mediare e trovare una soluzione. Costanti i contatti con la Prefettura. Diversi sono coloro che sono pronti a presentare per quanto successo un esposto alla forze dell’ordine. Alcuni candidati consiglieri ieri sera, forse perché presi dalla rabbia, avrebbero manifestato l’intenzione di chiedere l’annullamento delle elezioni.
Altra situazione caotica nel pomeriggio intorno alle 19.30 dove nei plessi scolastici di “Marconi 1” e “Marconi 2”, in cui sono presenti 6 seggi elettorali, è mancanza l’energia elettrica.
Le operazioni di voto sono andate a rilento, addirittura si sarebbero interrotte; tante le persone che spazientite di attendere la riparazione del probabile guasto alla cabina elettrica sarebbero andate via per poi fare ritorno a circa un’ora dalla chiusura dei seggi. L’energia elettrica è tornata, infatti, intorno alle 21.30.In attesa del ritorno della corrente elettrica e informata del fatto la Prefettura gli elettori ammessi ai seggi hanno votato utilizzando per fare luce la torcia dei telefonini.
In merito al caos dell’ufficio elettorale aggiungo che l’amministrazione e il sindaco (vuccazzaru e speriamo uscente) si devono vergognare in quanto nell’ufficio in oggetto ci sono impiegati impreparati, sgarbati, poco educati e prevenuti nell’arroganza nei riguardi del cittadino specie se chiede informazioni per la procedura delle votazioni per chi risulta positivo al covid visto che nel sito del comune di paternò non vi è nessuna informazione.