Aggressione in carcere ad Agrigento, dove un detenuto ha ferito con una lametta due poliziotti penitenziari.
A darne notizia è il Sappe, spiegando che l’uomo di circa 47 anni che doveva essere trasferito in un’altra sede si è opposto, scagliandosi contro un sovrintendente e un ispettore e ferendoli con la lametta alle braccia. «E’ un fatto gravissimo, l’ennesimo – dice il segretario nazionale del Sappe per la Sicilia, Calogero Navarra -. Si intervenga al più presto perché il personale di Polizia penitenziaria di Agrigento è allo stremo. Non si può continuare così, senza un minimo di sicurezza per i colleghi che vanno a lavorare».
Solidarietà ai poliziotti feriti e a tutti gli agenti di Agrigento arriva anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe.
«Torno a denunciare come la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri siciliane e del Paese – dice -. Il personale di Polizia penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed è grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le autorità competenti non siano ancora state in grado di trovare una soluzione. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano.áLe carceri sono in mano ai delinquenti e l’Amministrazione penitenziaria ha affidato e le politiche penitenziari ai garanti dei detenuti, facendo venire meno la sicurezza delle strutture. E’ una vergogna», conclude Capece.