La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso, sosteneva Albert Einstein.
E dunque sarà proprio la Verità, da cercare attraverso il dubbio, inseguendo le suggestioni della letteratura per allargare lo sguardo alle arti, alla geopolitica e alla scienza, il tema centrale della XII edizione di Taobuk – Taormina International Book Festival. Dal 16 al 20 giugno, la manifestazione, ideata e diretta da Antonella Ferrara, porterà a Taormina giganti del romanzo contemporaneo come Paul Auster e Michel Houellebecq e scienziati come il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Perché Taobuk, incastonato in un luogo di sfolgorante bellezza, non solo consolida la tradizione di Taormina come capitale cosmopolita della letteratura, da sempre rifugio di grandi scrittori e artisti. Ma sarà sempre più aperto al confronto con altre discipline, attraverso sezioni dedicate alla geopolitica e alla scienza: veri e propri festival nel festival.
Con un punto interrogativo bianco a fare da logo, dove la parola Verità è l’unica a sopravvivere alle sfocature: l’illustrazione ufficiale è del grande artista contemporaneo Emilio Isgrò, che ha fatto della Teoria della cancellatura una “forma di distruzione creativa”. Il maestro siciliano – al quale verrà conferito il Taobuk Award – avrà un ruolo centrale nella rinnovata configurazione della kermesse: sarà protagonista di Fuori cornice, inedito format articolato tra mostre, incontri e iniziative pluridisciplinari. E realizzerà, in esclusiva per Taobuk, un’installazione per il centenario della morte di Giovanni Verga: il padre, appunto, del Verismo.
Il festival dall’approccio multidisciplinare, che celebra la letteratura in relazione con le altre arti e le scienze – e che vedrà in cinque giorni la partecipazione di oltre 200 ospiti, tra scrittori e giornalisti, filosofi, pittori e musicisti, medici e fisici, giuristi, politici ed economisti – culminerà con la serata di gala in programma sabato 18 giugno, nella spettacolare cornice del Teatro Antico di Taormina e verrà trasmessa sulle reti RAI. Premiati con i Taobuk Awards 2022 per l’Eccellenza letteraria saranno gli scrittori Paul Auster e Michel Houellebecq, protagonisti anche di due appuntamenti in programma. E poi, il riconoscimento del Taobuk Awards andrà anche al Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, al regista Roberto Andò, all’attore Toni Servillo – già vincitore di quattro David di Donatello e quattro Nastri d’argento – e all’insigne artista Emilio Isgrò. Nel corso della serata si alterneranno sul palco la cantante Malika Ayane, la soprano Olga Peretyatko, il violinista Alessandro Quarta e Jacopo Tissi, già primo ballerino del Teatro Bolshoi di Mosca, con l’Orchestra Sinfonica del Teatro Massimo Bellini di Catania, Co-produttore musicale della serata, diretta da Gianna Fratta.
“Verità, il tema scelto per questa dodicesima edizione, è una parola che non è né plurale né singolare: non è dogmatica, ma è pervasa dal dubbio – spiega Antonella Ferrara, ideatrice e direttore artistico di Taobuk – racconta una ricerca che ben esprime le contraddizioni del nostro tempo: uno sforzo necessario, che si colloca alla radice stessa della conoscenza. Sosteneva Eraclito che “la natura ama nascondersi”.
Ecco il festival si spinge a fondo, e dalla letteratura travalica e interseca altri campi, arti e scienze, per contemplare punti di vista allargati sul mondo. La ricchezza e la forza dirompente di Taobuk è rappresentata proprio dall’intersezione delle discipline, che ne fanno una grande manifestazione con uno sguardo aperto sul mondo. Taobuk 2022 non solo offrirà l’opportunità di incontrare alcuni tra i più grandi autori contemporanei, ma nel segno della Belle Lettere, le discipline si intrecceranno aprendo finestre sulla realtà per ragionare sugli attuali scenari di guerra, sulla manipolazione della verità come strumento di condizionamento sociale e politico, sul significato di valori come libertà e democrazia provando a restituire delle risposte, mai assolute: ma punti di vista complessi. Un confronto ricco, per porre le basi di un futuro dove letteratura, arte, economia e scienza possano dettare la visione di un comune sentire”.