Costumi medievali in mostra nel maniero adranita.
Domenica prossima, alle 18, all’interno della Cappella del Castello Normanno, sede del Museo regionale di Adrano «Saro Franco», verrà inaugurata la mostra «La Contea di Adernò: quando l’abito fa la storia» curata dalla Fidapa BPW Italy di Adrano-Biancavilla insieme all’Opificium Stella d’Aragona di Montalbano Elicona e all’Accademia di Belle Arti di Catania, in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci.
In esposizione alcuni costumi medievali, riferibili al periodo che va dagli Altavilla ai Moncada, realizzati secondo le tecniche dell’archeologia sperimentale, disciplina che ha lo scopo di ricostruire fedelmente abiti e accessori del passato.
Una passeggiata nel XII secolo, quindi, attraverso la storia del costume che accende un riflettore sull’abbigliamento in uso presso l’aristocrazia adranese del medio evo attraverso figure emblematiche quali Adelicia d’Altavilla, prima contessa normanna di Adernò (attuale Adrano), Re Ruggero I di Sicilia, Matteo Sclafani conte di Adernò che fu giustiziere sotto il re Federico III di Sicilia e la consorte Agata Pellegrino, figlia di Pietro Luca barone di Adernò, e Giovanni Tommaso Moncada V Conte di Adernò.
Nell’ambito della mostra si svolgerà la conferenza «La rievocazione storica e l’archeologia sperimentale: nuove frontiere imprenditoriali» all’interno di un open day organizzato dalla stessa Fidapa di Adrano-Biancavilla che già nel 2019, nell’ambito di un progetto di recupero filologico ispirato al recupero dell’abbigliamento d’epoca, ha realizzato l’abito di Adelicia, secondo la tecnica e la tradizione medievale. Il dibattito, con la presenza di esperti nel settore, vuole mettere in luce le nuove frontiere dell’archeologia sperimentale nel campo della moda e l’importanza della storia per ricostruire il passato. Scopo dell’incontro è anche quello di evidenziare nuove opportunità imprenditoriali per avviare un percorso di orientamento con le scuole secondarie di secondo grado.
Tra gli interventi, oltre a quello del direttore del Museo «Saro Franco» Giuseppe D’Urso, sono previste le relazioni tecniche di Liliana Nigro, dell’Accademia di Belle arti di Catania e di Caterina Foti dell’Opificium Stella d’Aragona. Per la Fidapa presenti oltre alla presidente della Fidapa Adrano-Biancavilla Graziella Milazzo, anche Anna Stissi, Flavia La Cava e Agata Garofalo. Le conclusioni sono affidate alla presidente del Distretto FIDAPA BPW ITALY Carmela Lo Bue e l Direttore del Parco archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, Lorenzo Guzzardi. Compartecipano all’iniziativa anche il Comune di Adrano, con il sindaco Fabio Mancuso e l’assessora alla Cultura Marica Terranova e la sezione di Adrano di SiciliAntica.