L’aula magna del Liceo Classico e Artistico “Mario Rapisardi” di Paternò ha ospitato questa mattina un incontro dibattito dal titolo “Dall’Umanesimo al Post Moderno – Cambiamenti epocali e scenari internazionali”.
A dialogare con gli studenti il vicepresidente della Cei e neo presidente della Cesi, Monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale.
Il dialogo è stato introdotto dalla dirigente del Classico Fiorella Baldo e moderato dal giornalista Salvo Fallica. Il dibattito ha avuto come relatrice la docente di filosofia, Angela Rita Pistorio.
All’incontro hanno assistito il sindaco Nino Naso che ha portato i saluti istituzionali e la presidente dell’associazione forense Maria Grazia Pannitteri.
“Questo è un momento difficile perché si fronteggiano delle visioni della storia- ha detto Mons. Raspanti filosofo, teologo e studioso della storia italiana ed europea, conoscitore delle dinamiche del mondo contemporaneo – noi abbiamo seguito quella occidentale liberale e democratica e altre impostazioni come quella asiatica e delle stremo oriente e quella russa che in questi anni è stata oscillante. Bisogna avere tenacia e non scoraggiarsi come hanno fatto i nostri padri” .
La dirigente Fiorella Baldo spiega:
“Ringrazio il vicepresidente della Cei, S.E. Monsignor Raspanti, per la sua disponibilità a questo dialogo. Lo stimiamo per il suo alto prestigio culturale ed etico – ha detto la dirigente Baldo- Un dibattito culturale che ha legato filosofia e vita, storia ed attualità, con una visione di ampio respiro. La cultura didattica e pedagogica della nostra scuola è ispirata da una concezione cultural-filosofica multidisciplinare, noi puntiamo ad una formazione globale dello studente, con un’ interazione fra scuola e vita. Con una visione super partes, caratterizzata da un confronto libero ed autentico”.
Il dialogo tra studenti e l’ospite, complessivamente, ha spaziato dai temi della filosofia all’ hi-tech, dalla storia all’attualità, dalla Sicilia agli scenari internazionali, dalla comunicazione tradizionale alla multimedialità nell’era della globalizzazione. Il tutto legato da una visione della cultura come dimensione della vita.