Adrano e Biancavilla, la concreta solidarietà della “Rete di aiuto”: “Nati dopo il covid, ora aiutiamo gli ucraini”

Adrano e Biancavilla, la concreta solidarietà della “Rete di aiuto”: “Nati dopo il covid, ora aiutiamo gli ucraini”

«Quello che sta accadendo è sconfortante. Facciamo tanto per aiutare il prossimo e poi arriva chi dichiara una guerra. Non abbiamo grandi mezzi, ma con quel poco che abbiamo riusciamo a fare tanto».

Così al Corriere Etneo la biancavillese Mariaelena Stissi, fondatrice del gruppo territoriale ‘Rete di aiuto’, attualmente impegnato ad accogliere e a sostenere i cittadini ucraini in arrivo nel territorio etneo.

Nato con l’emergenza Covid, nel 2021, il gruppo si occupa di fornire assistenza, avvalendosi di una squadra costituita da diverse personalità come psicologi, assistenti disabili, insegnanti, mediatori di lingua inglese, ma, soprattutto, giovani mamme volontarie. Le attività di scambio si basano sul riuso, il motto del gruppo è: «Riciclare regala un sorriso e salvaguarda il nostro Pianeta».

‘Rete di aiuto’ ha riscontrato tanta solidarietà in zona, ricevendo innumerevoli richieste sul gruppo Facebook (‘Rete di aiuto Catania e provincia’), attraverso il quale è possibile comunicare con gli amministratori e con tutti coloro che donano, quotidianamente, qualcosa:

«Ci sono sempre più persone che vogliono dare una mano. Ho dovuto fermare le troppe richieste, a un certo punto», racconta, entusiasta Mariaelena. Molti cittadini si stanno rivolgendo al gruppo, mettendo a disposizione anche le proprie abitazioni. La scorsa settimana, tramite la ditta Eurotransit e in collaborazione con un’associazione di Mascalucia, diverso materiale è stato inviato in Ucraina. «Ci contattano direttamente dall’Ucraina o tramite persone che risiedono già nella nostra zona».

Pochi giorni fa, sono arrivate due donne e un bambino, parenti di una giovane madre, residente in provincia di Catania e assistita da ‘Rete di aiuto’. Una condizione difficile, quella affrontata da questa famiglia, che aveva, persino, smarrito i documenti: «La ragazza, da un po’, non aveva notizie dei suoi familiari, che, per fortuna, sono riusciti a partire per raggiungerla». Il gruppo ha seguito da vicino la vicenda: «Abbiamo pregato tanto e, adesso, abbiamo già provveduto a fornire loro spesa, abiti, tutto il necessario».

Il gruppo è in contatto e collabora con le amministrazioni comunali di Adrano e Biancavilla, e ha messo a disposizione i propri volontari – che Mariaelena chiama «angeli vettori» -, attivi tutti i giorni per fornire materiale scolastico ai bambini, generi alimentari, vestiti, mobili e tutto ciò che possa essere necessario per l’accoglienza dei nuclei familiari provenienti dall’Ucraina.

«Le amministrazioni ci hanno dato massima disponibilità. Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ci tiene a essere aggiornato su qualsiasi cosa necessitiamo e ha messo a disposizione anche il Banco Alimentare del Comune».

Mariaelena parla della grande umiltà di chi è arrivato nel territorio, commosso, ma anche preoccupato del fatto che, ciò che è stato fornito, «sia troppo». Frangente che ha toccato tutto il gruppo. Tante le storie drammatiche ascoltate, come quella di un’altra giovane donna, arrivata priva di effetti personali e obbligata a salutare i propri cari, rimasti in Ucraina, perché i posti, in viaggio, non bastavano per tutti. Adesso, la ragazza è stata ospitata da una famiglia di Pedara: «Quando è arrivata era spaesata. Poter indossare vestiti puliti era già una gran cosa per lei, era felice dell’aiuto che le abbiamo dato».

Uno degli aspetti fondamentali per ‘Rete d’aiuto’ è che donatore e ricevente si incontrino, affinché possa crearsi «affetto reciproco». Tra le regole, non ricavare un guadagno da ciò che si offre e consegnare soltanto beni in buone condizioni, spiega Mariaelena, che preferisce donare in abbondanza, specialmente se si parla di bambini, perché «crescono e si sporcano in fretta». ‘Rete di aiuto’ ha programmato anche diversi laboratori, soprattutto per i bambini, affinché possano avvertire, il meno possibile, il peso della difficile situazione, giocando con i propri coetanei.

Arriveranno settanta persone dall’Ucraina e vogliamo essere preparati. Stiamo sistemando i depositi, così che possano, da subito, ricevere ogni cosa. Anche padre Stimoli ha già messo a disposizione una stanza per noi». Tutte le iniziative del gruppo continueranno a essere attive, come la campagna di riciclo di qualsiasi bene e la divisione del pane a Adrano, fornito a fine giornata dai panifici per evitare ogni spreco: «Invece di diventare rifiuto, viene dato alle famiglie in difficoltà».

Mariaelena e il suo gruppo si sono attivati per l’emergenza umanitaria, sin dagli inizi, decidendo anche di annullare la festa prevista per lo scorso Carnevale – «non ce la siamo sentita, pensando a chi non ha più un tetto sulla testa. Sono grata a Dio per aver creato il gruppo, che adesso può essere d’aiuto anche per l’Ucraina. È difficile, ma stando uniti possiamo farcela».

Emanuela La Mela

Riguardo l'autore Emanuela La Mela

“Scienziata” della comunicazione e storica, nasce in un afoso agosto tropicale, poco prima della caduta del muro di Berlino. Cyndi Lauper e il jolly invicta resteranno sempre parte di lei. Nella vita si occupa di editing, correzione di bozze e giornalismo. Scrive di musica e cinema dal 2012. Non riesce a smettere di guardare Chi l’ha visto? e ama le cinéma français.

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