Al via da domani una raccolta solidale di arance in un agrumeto confiscato alla mafia, di contrada Jungetto, assegnato al Comune di Catania, a donare a enti che assistono persone in difficoltà.
Michele Cristaldi, assessore comunale del capoluogo etneo con delega ai beni confiscati alla mafia, ha evidenziato che si tratta di una iniziativa finalizzata a “restituire alla collettività quanto è stato sottratto con la violenza dalle cosche, offrendo così un contributo non soltanto simbolico a chi è più bisognoso di aiuto. Nasce dall’idea di utilizzare al meglio i beni confiscati alla mafia attraverso un loro immediato uso sociale, trasmettendo con questo gesto che facciamo insieme alle organizzazioni che si battono per l’ambiente e la legalità, anche un messaggio forte contro la mafia e gli interessi criminali”.
La distribuzione agli enti destinatari degli agrumi raccolti, che saranno contrassegnati da un adesivo che ne traccia la provenienza, avverrà attraverso gli operatori della protezione civile comunale. All’iniziativa partecipano volontari e rappresentanti di Legambiente Catania, l’Angelo Federico onlus, Asaec, Movimento cristiano lavoratori, I Siciliani Giovani, Arci Catania, Il Giardino di Scidà, Forum Associazioni familiari, Coordinamento associazioni forza intervento rapido, Meta cometa Aps, Libera, Addio pizzo, Comunità di Sant’Egidio. L’azienda International paper Italia e i consorzi Euroagrumi e Galline Felici offriranno la fornitura, a titolo gratuito, dei mezzi necessari alla raccolta.
Ricordiamo le iniziative del comune etneo. Quattro lotti di un aranceto e terreno seminativo prima in mano alla mafia, nei pressi della zona industriale di Catania, gestite da associazioni, scelte con un bando pubblico promosso dal comune, per un utilizzo a scopi sociali. Nelle confezioni di vendita, a scopi sociali, dei prodotti derivanti dalla coltivazione dei terreni verrà inserita la dicitura: “Prodotti provenienti dalle terre del Comune di Catania confiscate alla mafia”. In particolare l’amministrazione Comunale ha affidato in comodato d’uso gratuito per sei anni, rinnovabili, quattro lotti di vasti terreni agricoli confiscati alla mafia, situati nella piana di Catania.
Complessivamente si tratta di 30 ettari di terreno. Due lotti riguardano agrumeti in contrada Jungetto, altri due, invece, riguardano terreni seminativi nella contrada Aragona-Caldara. Il primo progetto aggiudicatario è “Agrumeto Girolamo Rosano – Terre confiscate alla mafia”, presentato per i lotti 1 e 2. Si tratta di un aranceto, di 5 ettari e mezzo complessivi, a ridosso del carcere di Bicocca, confiscato a cosche criminali. Il progetto di gestione è promosso da AIAB Sicilia (Associazione italiana agricoltura biologica), insieme a una rete di sostegno composta da I Siciliani giovani, Arci Catania, ASAEC Associazione antiestorsione Libero Grassi, Cooperativa Sociale Sud Sud. Il secondo progetto ammesso alla gestione per i lotti 3 e 4 è “Terre di Soumaila – confiscate alla mafia”, presentato dall’associazione Cento Passi Ancora, insieme a una rete di sostegno composta da Rete per la Terra e Altragricoltura. Si tratta di circa 25 ettari di terreno seminativo pianeggiante a ridosso del MAAS.