L’accordo c’è e prevede l’elezione dell’ex candidato sindaco Aldo Di Primo a presidente del Consiglio comunale. Nel giorno dell’insediamento del nuovo consiglio comunale adranita, la “maggioranza d’opposizione”, formata da rappresentanti dell’area di centrodestra più l’ala dem che fa riferimento a Sammartino, vuole dare un segnale di compattezza e puntare sul nome dell’ex ballottante Di Primo. Dal punto di vista numerico il pallino della scelta è nelle loro mani: con 15 consiglieri su 24 possono già alla prima votazione – quando serve qualche voto in più – chiudere la partita per l’elezione del presidente. Per suggellare l’intesa alla prima uscita ufficiale, i partiti che compongono la colazione avversa al sindaco Angelo D’Agate hanno anche sottoscritto un documento unitario che sottolinea la volontà di intraprendere un percorso comune dentro l’assemblea cittadina.
In mattinata un incontro per smussare una serie di criticità emerse in questi giorni. Si registra, com’è ovvio, qualche mal di pancia. Si fa notare, per esempio, che sarebbe stato più normale eleggere Di Primo a capo dell’opposizione in consiglio anziché indicarlo come figura istituzionale alla guida del consiglio. Agli altri pretendenti, com’è normale che sia, è rimasto un po’ di amaro in bocca. I supervotati Perni e Coco hanno atteso un segnale, pronti a scendere in campo. Ragioni di equilibrio sul piano politico hanno, però, convinto tutti a marciare uniti e puntare sin da subito ad un nome unico che è quello dell’architetto adranita, competitor in campagna elettorale di Angelo D’Agate. Stasera si vedrà se l’accordo regge fino in fondo. Dal fronte opposto si registra l’assenza di una trattativa d’interdizione, chiamiamola così, da parte del sindaco. Consapevole, forse, della supremazia numerica della sua opposizione, D’Agate pare non abbia brigato per scombinarle le carte. Vanno da soli i 4 consiglieri di Nicola Monteleone, anche loro mai contattati da D’Agate per una ipotesi di intesa comune.