«Ribadiamo l’urgenza di un intervento risolutivo del governo Draghi riguardo la vertenza degli autotrasportatori siciliani.
La Regione rimane al loro fianco, sposando anche le istanze di tutta la filiera dei produttori e dei committenti, piegati dall’aumento dei prezzi e dai disagi dovuti ai blocchi che si stanno estendendo a tutto il Sud Italia».
Così l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Siciliana Marco Falcone, a margine del tavolo convocato al PalaRegione di Catania con le rappresentanze degli autotrasportatori siciliani in sciopero da due giorni.
«Abbiamo riunito la categoria a Catania per approfondirne ancora le ragioni e per formulare un ulteriore appello per una scelta di responsabilità che possa mitigare la protesta – ha aggiunto – E vitale, per tutti, non gravare di ulteriori costi i cittadini, le famiglie, le imprese. Ben venga l’ipotesi, emersa nel corso delle nostre interlocuzioni con il viceministro Teresa Bellanova, su cui confidiamo il governo dia seguito, di un aiuto economico per gli autotrasportatori da inserire nel decreto Energia. Il governo Musumeci, per altro verso, conferma i dieci milioni di contributo che verranno erogati a imprese e lavoratori autonomi, a partire da aprile, per contenere le spese di attraversamento dello Stretto di Messina».
COLDIRETTI: “È UNA TRAGEDIA”
«Limoni pronti per la Germania, arance per la Svizzera, ortaggi per i mercati del Nord. Svariate migliaia di euro rischiano di andare in fumo se non si sblocca la vertenza dei tir che sta impendendo agli agricoltori di far partire il raccolto già ordinato. È una vera e propria tragedia». Lo afferma in una nota Coldiretti Sicilia, che interviene sulla protesta degli autotrasportatori dovuta all’aumento dei costi di gestione.
«I prodotti sono già raccolti, confezionati e il mancato arrivo provocherà penalizzazioni ulteriori – sostiene Coldiretti -. Si trovi una situazione subito, perché i prodotti marciscono».
«Non ci sono alternative al trasporto gommato – prosegue Coldiretti – dove viaggia la quasi totalità delle merci dell’Isola. Da Palermo a Catania fino a Siracusa e Ragusa tutta la merce è bloccata nei magazzini e altra deve essere subito raccolta. Si sta configurando l’ennesima calamità per questa regione – conclude Coldiretti – e per questo chiediamo che le istituzioni si attivino immediatamente affinché la situazione si sblocchi».