«Guardi, al Quirinale ci andrò il 2 giugno, se mi invitano per la festa della Repubblica. E, comunque, preferirei essere eletto presidente dello Juventus club».
Lo ha detto in un colloquio con La Stampa Guido Crosetto, che al termine dello scrutinio per il Quirinale di ieri ha ottenuto 114 voti.
«Sono onorato e commosso, qui ho tanti amici che mi stimano e li ringrazio – dice – come ringrazio Giorgia Meloni, che ha voluto farmi questo omaggio, in quanto cofondatore di Fratelli d’Italia. Ma la mia era una candidatura di bandiera ed è già finita». «I voti che ho preso dimostrano che i parlamentari avevano voglia di votare qualcuno, dopo due giorni di schede bianche – spiega – e che Giorgia fa bene a chiedere al centrodestra di avere più coraggio».
In particolare, per quanto riguarda Casini, dice «è super partes da quando è nato».
L’ipotesi di insistere con un nome di centrodestra è davvero percorribile? «Domani (oggi, ndr) dovremmo andare avanti con un nostro nome, i grandi elettori di centrodestra vogliono un presidente della loro area».
Sul quando avremo il nuovo capo dello Stato, Crosetto azzarda una previsione:
«Spero venerdì, ma è una scelta talmente importante che richiede del tempo – spiega – e poi spesso è difficile trovare accordi nelle riunioni condominiali, figurarsi sull’elezione del presidente della Repubblica».