Cresce il numero di contagi in Sicilia: i casi sono 13.048 a fronte di 62.875 tamponi processati.
Ieri i nuovi positivi erano 13.231. Il tasso di positività scende al 20,7% , 24 ore fa era al 23,4%.
L’isola è al settimo posto per contagi.
Gli attuali positivi sono 140.923 con un aumento di 11.610 casi. I guariti sono 1.413 mentre le vittime sono 25 e portano il totale dei decessi a 7.765. Sul fronte ospedaliero sono 1.441 ricoverati, con 55 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 165, 2 in più e si è raggiunto il limite del 20% delle occupazioni.
E mentre i contagi continuano a salire, sul fronte scuola è ancora caos.
La task force regionale che si è riunita oggi ha stabilito che domani gli studenti torneranno tra i banchi, ma l’Anci siciliana, convocata dal presidente Leoluca Orlando, ha sposato la linea di diversi sindaci che hanno deciso di proseguire la chiusura fino a domenica.
Diversi sindaci, compreso lo stesso Orlando, stanno firmando le ordinanze in base alle norme del testo unico degli Enti Locali. Nel Catanese i sindaci di Adrano e Biancavilla – Fabio Mancuso e Antonio Bonanno – spiegano in una nota congiunta che si adeguano alle decisioni del governo regionale e non adotteranno ordinanze di segno contrario rispetto alle decisioni assunte.
Annuncia la chiusura fino a sabato 15, invece, il sindaco di Paternò Nino Naso.
«Non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attività didattiche», aveva fatto sapere in mattinata l’assessore regionale alla Formazione Roberto Lagalla. La sospensione delle lezioni in presenza è possibile, infatti, solo in zona rossa, arancione e nei casi previsti dal decreto nazionale. Condizioni necessarie ma non sufficienti per andare in Dad poiché ci vuole l’avallo dell’Asp. D’accordo sulla riapertura il direttore scolastico regionale, Stefano Suraniti e l’associazione nazionale dei presidi.