Approvato alle 23.54 di ieri sera, dal Consiglio comunale di Paternò, in una seduta alquanto vivace, il Bilancio di previsione 2021-2023.
Lo strumento finanziario doveva essere necessariamente deliberato positivamente entro la mezzanotte di ieri sera, come aveva disposto il commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana che ha diffidato il consiglio comunale ad approvarlo ieri sera.
Qualora non fosse successo, sarebbe subentrato al consiglio il commissario stesso che avrebbe approvato la delibera di giunta, cosi come proposto dall’amministrazione comunale, per poi procedere allo scioglimento dell’assise civica.
Consiglio comunale che ha detto sì al bilancio con il voto favorevole dei fedelissimi del sindaco Nino Naso:
Lauria, Giangreco, Virgillito, Cunsolo, Terranova, Cavallaro, Malerba e Zingale. Hanno votato no Condorelli e Tomasello, si sono astenuti Marzola, Sambataro, Lo Presti, Gentile, Paternò e Distefano.
Singolare il comportamento “bipolare” dei consiglieri dell’opposizione che subito dopo essersi astenuti o votato contrario o usciti dall’aula al momento del voto, hanno proposto, per voce del presidente della commissione bilancio Agata Marzola, l’immediata esecutività del Bilancio. Una strategia politica degna di un’approfondita psicanalisi che genera confusione nell’opinione pubblica paternese.
Hanno votato l’immediata esecutività (necessari 13 voti favorevoli), Lauria, Cunsolo, Marzola, Conigliello, Sciacca, Giangreco, Lo Presti, Virgillito, Gentile, Paternò, Terranova, Cavallaro, Malerba, Zingale, Distefano. Astenuto Sambataro. Sono usciti dall’aula al momento del voto i consiglieri Condorelli e Tomasello con quest’ultimo palesemente “critico” verso i colleghi d’opposizione.
Una seduta consiliare caratterizzata da forti contrasti tra Il sindaco Nino Naso e i consiglieri Agata Marzola e Barbara Conigliello.
pur di mantenere la poltrona, a capo -chino hanno votato il bilancio che avevano tanto criticato, poverini.