Le meravigliose opere di un mastro liutaio in mostra per i ragazzi delle scuole.
L’artista adranita Pietro Grasso, classe 1931, alla presenza della violista Irina Balta, ha aperto le porte della propria bottega di via Varese a Meda, in Lombardia, ai ragazzi della 2^ C della scuola media Traversi, accompagnati dai propri docenti, che hanno appreso tutti i procedimenti per realizzare un violino perfetto.
“Sono cresciuto ad Adrano in una famiglia di falegnami. Ho appreso subito questo mestiere, ma il mondo della musica mi ha sempre affascinato – ha raccontato – Vicino a casa abitava un liutaio e un giorno gli chiesi i vari pezzi di scarto e realizzai il mio primo violino a 14 anni”.
Dopo il trasferimento in Brianza da giovanissimo, una vita trascorsa in falegnameria, Grasso ha deciso di tornare alla sua passione.
“Andato in pensione, vent’anni fa ho deciso di fare ciò che volevo e ho iniziato a realizzare i violini – ha spiegato agli studenti – Le mie competenze da falegname mi hanno certamente aiutato, ma ho studiato tanto per imparare come costruirli al meglio”.
Violini unici al mondo
Ora nella sua bottega nascono violini unici, con speciali disegni raffigurati sulle casse. “Disegni che non sono però dipinti – ha precisato il liutaio – Sono infatti intarsi in legno. Ci vogliono un paio di mesi per realizzarli, mentre un violino normale si realizza in circa trenta giorni”. Molti di questi sono stati mostrati agli studenti a cui Grasso ha svelato anche alcuni segreti su quest’arte affascinante. “Per creare uno strumento si usa lo stesso metodo, ma mai si ottiene lo stesso risultato. Il primo segreto è il legno. Parte tutto da lì”.
Il Comune di Erba, in provincia di Como, mercoledì scorso ha dedicato al liutaio adranita una serata-tributo con un concerto di violini da lui costruiti e una mostra degli strumenti più belli fin qui realizzati.
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