La pistola usata da Alec Baldwin nell’incidente sul set di “Rust” è italiana.
Si tratta di una Pietta a canna lunga calibro 45 a tamburo, modello classico di molti film western. Sul mercato online si trova per meno di cinquecento dollari, ma è considerata un’opera d’arte per i cultori del genere. Quello dei fratelli Pietta è un nome famoso a Hollywood: l’azienda, che ha sede a Gussago, Brescia, produce da anni repliche di armi storiche, oltre a fucili da caccia.
Intanto l’assistente alla regia di “Rust” David Halls, l’uomo che ha consegnato a Baldwin la pistola che ha ucciso per errore la direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set del film, ha ammesso parlando con gli investigatori di non avere controllato bene quanti proiettili fossero contenuti nel tamburo. E’ quanto risulta dal testo di un mandato di perquisizione secondo quanto riporta la Cnn.
Secondo il testo, l’assistente ha controllato l’arma prima di darla all’attore, ma ricorda di avere visto solo 3 proiettili, di aver pensato che avrebbe dovuto controllare anche il resto del caricatore ma di non essere sicuro di averlo fatto girare completamente.
Da un altro analogo documento, risulta anche che Halls avesse gridato che l’arma era “fredda”, che in gergo significa inoffensiva perchè caricata a salve, prima di darla a Baldwin.
Il mandato di perquisizione riguarda fra l’altro anche un furgone di scena, sul quale si trova una cassaforte che contiene le armi utilizzate nelle riprese: secondo la testimonianza dell’addetta alle armi, Hannah Reed- Gutierrez, solo poche persone ne conoscono la combinazione. L'”armiera” ha anche detto che i proiettili veri non sono permessi sul set, e che quelli che vengono utilizzati sono a salve e vengono lasciati su un carrello sul set, senza protezione. Altre testimonianze hanno escluso che ci fosse un clima litigioso sul set, nonostante il giorno prima ci fosse stato uno sciopero.