Eseguite dai Carabinieri di Palermo 10 misure cautelari (8 in carcere, una domiciliari, una sospensione dal servizio) a San Giuseppe Jato e San Cipirello.
Le accuse sono: associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, cessione di stupefacenti e accesso abusivo al sistema informatico. Sei degli arrestati farebbero parte della famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato.
Il boss Ignazio Bruno e il suo autista, mentre si trovavano in carcere, avrebbero mantenuto contatti con gli altri indagati, oggi destinatari del provvedimento cautelare, che avrebbero retto le fila della famiglia mafiosa in loro assenza.
I due sarebbero stati in contatto con gli altri indagati, tra cui l’ex comandante della polizia municipale.