Morandi: “Il brano Allegria scritto da Jovanotti mi ha risvegliato fisicamente. Poter cambiare è una cosa bellissima”

Morandi: “Il brano Allegria scritto da Jovanotti mi ha risvegliato fisicamente. Poter cambiare è una cosa bellissima”

”Questa canzone mi dà energia e mi ha risvegliato fisicamente, la musica ha un potere straordinario. Spero di poter tornare a suonare la chitarra presto, ma ci vuole pazienza, possono passare mesi per tornare alla normalità, ma spero che ciò avvenga il più presto possibile”.

Gianni Morandi presenta ‘Allegria’, il brano appena uscito e scritto da Jovanotti dopo l’incidente dell’11 marzo in cui ‘l’eterno ragazzo’ ha riportato ustioni sul 15 per cento del corpo.

”Questa mano ha un problema – dice Morandi – perché la pelle continua a fare cicatrici e devo esercitarla, ma sono vivo, il Signore mi ha aiutato, chissà che vita brutta avrei fatto fare alla mia famiglia. Mi sono stati tutti vicini, si ha sempre bisogno degli altri”. ”Lorenzo (Jovanotti) mi ha chiamato per chiedermi come stavo mentre ero ricoverato – racconta Morandi – poi sono tornato a casa e due settimane fa mi ha telefonato per dirmi che aveva un pezzo forte, che io potevo rappresentare bene. Appena lo ho ascoltato, ho capito che era particolare, ma il brano mi piaceva, gliel’ho detto e lui mi ha dato un appuntamento subito, per il lunedì successivo, per registrarlo a Milano. E così siamo usciti e lo abbiamo mandato alle radio. Il pezzo è venuto fuori così”.

“Non vedo l’ora di cantare la canzone dal vivo – prosegue Morandi – ma non so se me la ricorderò. Mi sento molto vicino a Lorenzo, per questo motivo 7 mesi fa gli avevo chiesto una canzone. Ci assomigliamo nel carattere, guardiamo sempre le cose in senso positivo. Sentii parlare di lui nel 1988, quando feci un disco con Lucio Dalla che stava vendendo un sacco di copie, ma poi, quando guardammo la classifica, ci accorgemmo che al numero uno c’era questo Jovanotti e ci siamo rimasti male perché ci dovevamo essere noi in cima. In seguito, ci siamo frequentati, vado ai sui concerti, è un artista che mi sorprende con i testi che scrive. Penso che questo regalo me lo abbia fatto con sincerità e affetto”.

”La frase che preferisco della canzone – rivela Morandi – è ‘mi serve una botta di vita. Ci vuole un’azione che riapra la partita’. È una cosa bellissima poter cambiare, anche se una volta può andare bene e un’altra no. Questo brano è quello che mi ci vuole, un calcio per ripartire. C’è ancora energia, ma lo devo a Jovanotti e al suo pezzo. La fortuna degli interpreti come me è la possibilità di scegliere cose diverse fra loro – aggiunge, ricordando la collaborazione anche con Rovazzi – Mi chiamò tre anni fa e mi divertii anche con lui, allora non erano frequenti come oggi le collaborazioni con i giovani: danno energia. Speriamo – conclude – che l’allegria che l’Italia ci dà con le sue vittorie vada avanti il più possibile, sogniamo Wembley”.

Nel corso della conferenza stampa, Morandi ha ricevuto la telefonata di Jovanotti che ha raccontato di avergli fatto ”piacere ascoltare il racconto di tutta la storia che abbiamo vissuto insieme. Ci siamo divertiti tanto a registrare in studio, bellissima la pazzia di uscire con questo pezzo in poche ore, ma non avevo dubbi della tua forza. Sì aprono spiragli di sole oltre la porta e tu porti allegria in un momento che l’allegria ritorna nelle nostre vite, sono pieno di gratitudine. Morandi – ha aggiunto – altro che non si ricorderebbe il pezzo se dovesse cantarlo dal vivo: ha imparato la canzone a memoria in pochi giorni. Sei un grande professionista – ha detto Jovanotti rivolto a Morandi – ma è come se questa nuova canzone l’avessi cantata io perché sto ricevendo un sacco di complimenti”.

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