“Un avversario degno”.
Joe Biden usa parole lusinghiere nei confronti di Vladimir Putin a due giorni dall’atteso faccia a faccia di mercoledì a Ginevra. Il presidente americano difende la sua decisione (molto criticata in casa dai repubblicani) di incontrare il capo del Cremlino a soli sei mesi dal suo insediamento, dopo le accuse a Mosca di aver interferito nelle elezioni, di aver sferrato cyber-attacchi e di abuso dei diritti umani.
“Ogni leader del mondo qui presente come membro Nato con cui ho parlato, mi ha ringraziato per la decisione di incontrare Putin in questo momento, tutti quelli con cui ho parlato – assicura Biden – e penso che siano stati 10 o 12. La giudicano tutti una decisione appropriata”. Tutti gli incontri di Biden a Bruxelles sono iniziati dopo le 12, perché potesse prepararli con cura.
“Andrà a Ginevra con il pieno sostegno e la piena solidarietà di tutti i nostri alleati Nato”, tiene a rimarcare il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan.
Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti dopo il vertice Nato, ha dunque rilanciato il suo messaggio:
“Non cerco il conflitto con la Russia, ci sono aree in cui possiamo cooperare”, se Putin deciderà di non farlo agendo “come ha fatto in passato” gli Stati Uniti “risponderanno”, “sarò molto chiaro sulle linee rosse”. Poi una serie di inusuali complimenti. (“L’ho incontrato, è brillante, è duro”). Ma sta attento a non scoprire le carte. Risponde che la morte dell’oppositore del Cremlino Alexei Navalny “sarebbe una tragedia”, “una ulteriore indicazione del fatto che la Russia ha uno scarso se non nullo interesse a rispettare i basilari diritti umani”.
In un’intervista alla Nbc, la prima a un network americano dal 2018, Putin ha definito Biden “un politico di lungo corso, che ha passato tutta la sua età adulta in politica”. Donald Trump invece è “un individuo straordinario – ha detto Putin – di talento, altrimenti non sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti. Sicuramente è un individuo esuberante, può piacere o meno ma non è arrivato dall’establishment americano, non è stato parte dell’alta politica, a qualcuno può non piacere ma è un fatto”.
Biden sarà il quinto presidente americano di fila ad avere un bilaterale con Putin. I funzionari lo stanno preparando ad arginare le sue tattiche, soprattutto la rinomata abitudine di rispondere alle critiche sottolineando come gli Stati Uniti non facciano di meglio. Ma Biden, complimenti a parte, è determinato a cercare aree di comune interesse, dall’Afghanistan all’accordo sul nucleare iraniano.
Piccoli passi, “verso una relazione più stabile e prevedibile”, come ha anticipato la portavoce Jen Psaki, prima che il presidente partisse per l’Europa. Il bilaterale si svolgerà in due fasi, prima con un gruppo ristretto di advisor e poi in forma più allargata. Vedremo se resteranno da soli con gli interpreti, come fecero Trump e Putin a Helsinki nel 2018.
“Buona fortuna nell’affrontare Putin. Non ti addormentare e per favore – è stato l’ironico commento dell’ex presidente – portagli i miei calorosi saluti”.