Truffe, contrabbando di gasolio senza Iva: sequestrati beni per 18 mln. A Catania e Napoli le basi decisionali

Truffe, contrabbando di gasolio senza Iva: sequestrati beni per 18 mln. A Catania e Napoli le basi decisionali

La Guardia di Finanza ha eseguito, tra le province di Napoli, Salerno e Reggio Calabria, un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente di beni del valore di oltre 18 milioni di euro, nei confronti di 4 società e relativi amministratori operanti nel settore del commercio e distribuzione di carburanti.

Sequestrati, in particolare, conti correnti, denaro contante, preziosi e gioielli, autovetture ed immobili, pari all’Iva evasa sulle fatture false contabilizzate e dichiarate al fisco, nei confronti dei rappresentati legali di molteplici società, indagati per frode fiscale.

Il meccanismo fraudolento messo in piedi dagli indagati consisteva nell’importare il prodotto energetico via mare dalla Spagna, da una società di capitali maltese, con basi decisionali a Napoli e Catania, e stoccarlo, in sospensione d’imposta, nei pressi di un deposito costiero napoletano.

Da qui il carburante veniva ceduto solo cartolarmente, e quindi senza versare accisa e Iva, a un altro deposito fiscale in Calabria e fatto risultare venduto a società cartiere, prive di deposito o di qualunque struttura organizzativa, le quali acquistavano solo sulla carta il prodotto in esenzione di imposta per poi cederlo con l’emissione di fatture false a depositi commerciali campani.

Questi ultimi erano di fatto gli unici utilizzatori del carburante di contrabbando che non si era mai mosso da Napoli.

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