Il raid al Convento di San Francesco ha indignato tutti i paternesi che sanno bene cosa vuol dire preservare ogni singolo bene culturale della città. Sui risvolti della vicenda e sui possibili rimedi intervengono i ragazzi di Muoviti Paternò.
“Il patrimonio storico, artistico e culturale della nostra città – scrivono in una nota – vive da troppo tempo in uno stato di totale abbandono. Gli atti vandalici avvenuti nella notte del 9 aprile nel Convento di San Francesco alla Collina, che rappresentano l’ennesimo sfregio consumatosi nella totale impunità, costringono l’amministrazione comunale, la società civile e tutte le associazioni che operano nella nostra città ad attuare delle azioni consequenziali”.
Sorveglianza e tutela sono le parole d’ordine dei giovani di “Muoviti Paternò”, pronti senza indugio a fare la propria parte se l’amministrazione vorrà chiamare a raccolta i “difensori” del patrimonio locale.
“Crediamo che l’amministrazione comunale – continua la nota – debba avviare con urgenza un tavolo di crisi per l’intero settore della cultura, coinvolgendo tutti i soggetti della città interessati a dare il loro apporto, per individuare le soluzioni migliori per assicurare ai beni culturali della Città un adeguato sistema di sorveglianza e di tutela.
Dalla nostra parte, siamo disposti ad ogni forma di collaborazione per coadiuvare l’amministrazione comunale in questa azione che, pur essendo complicata è, oggi più che mai, imprescindibile”.