Non toccate le ‘poltrone’ dell’Ama, la società dei servizi idrici:
sembra essere questo il grido d’allarme lanciato da uno dei componenti il Cda – Orazio Terranova – che in una lunga lettera inviata alle testate locali tesse l’elogio del lavoro fatto dall’Ama, assegna a se stesso e alla società una serie di medagliette e poi chiude con un attacco ai consiglieri d’opposizione che chiedono di ridurre il numero dei consiglieri del Cda.
“Con molto stupore – scrive Terranova – vengo a conoscenza della proposta dei consiglieri comunali d’opposizione di ridurre i componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Municipalizzata Acquedotto (AMA) da un numero di tre componenti ad un solo componente, quindi passando ad una forma di gestione monocratica, se così si può dire.
Per quanto mi riguarda, e scrivo perché in primis sono citato in causa e mi sento attaccato in prima persona senza capire il senso logico, non riesco a comprendere il perché dell’accanimento contro questo CdA, con l’ipotetico passaggio da tre componenti ad uno.
Anzitutto perché non cambia nulla dal punto di vista economico, secondariamente perché gli altri due componenti – oltre al presidente – che in questi anni con molta umiltà hanno lavorato con dedizione e impegno, hanno operato sempre in maniera democratica e con spirito di abnegazione da tutti riconosciuto.
Non siamo attaccati alle poltrone, ma è giusto che la città sappia che questo CdA è il primo dell’AMA ad essersi abbassato lo stipendio percependo la metà degli emolumenti rispetto a tutti quelli degli anni precedenti.
La gestione di questo CdA è stata la più economica di sempre, perché con molta attenzione abbiamo sempre amministrato questa azienda agendo con senso di responsabilità verso la città e il primo cittadino Nino Naso, che ci ha dato la fiducia nell’ardua gestione dell’unica partecipata paternese.
Abbiamo sempre evitato sprechi ed evitato di affidare incarichi a tecnici o geologi – tanto per essere chiari – per cercare pozzi che non esistono; oppure incarichi ad avvocati anche quando non ve ne era di bisogno.
Questo CdA ha abbassato la tariffa idrica che va sicuramente in controtendenza a quello che accade quotidianamente in tutta Italia, dove si cerca di arrotondare anziché diminuire le spese delle famiglie.
Questo CdA ha invece dimostrato non solo di essere all’altezza della situazione, ma di poter intervenire con efficienza all’interno delle scelte decisionali dell’Ente, con provvedimenti innovativi e incentrati sulle reali esigenze dei cittadini: non lo diciamo noi ma lo dicono i fatti”.
Terranova trova inaudito che l’opposizione in Consiglio pensi di sfilargli sotto gli occhi la ‘cadrega’ e per questo motivo l’accusa di avere smarrito il senso etico. Ma è l’associazione politico-culturale “Alleanza aver Paternò” a rinfrescargli la memoria tirando fuori una vecchia proposta dell’attuale vice sindaco Mannino.
“Cosa non si scriverebbe, pur di mantenere la poltrona. Vorremmo ricordare che una proposta di delibera in merito nell’anno 2015 (allora sindaco Mauro Mangano) fu presentata dall’allora consigliere comunale Ignazio Mannino, oggi Vice Sindaco: l’ex consigliere, oggi vice-sindaco sosteneva : ‘Riteniamo opportuno che il sindaco nomini un Amministratore Unico anziché 3 componenti del Consiglio di Amministrazione’.
Cosa non si scriverebbe – chiosa Alleanza per Paternò – pur di mantenere la poltrona.