CATANIA. Un’esplosione, dovuta probabilmente ad una fuga di gas, si è verificata a Catania.
Nella deflagrazione sarebbero rimasti coinvolti alcuni vigili del fuoco che erano intervenuti sul posto: due di loro sono rimasti uccisi assieme al proprietario dell’immobile, il 60enne Giuseppe Longo, che si trova in via Garibaldi.
Secondo una prima ricostruzione la violenta deflagrazione sarebbe stata causata da una fuga di gas all’interno di una piccola officina che ripara biciclette. I vicini hanno chiamato i vigili del fuoco. Una squadra è arrivata sul posto e ha utilizzato una motosega per tagliare il catenaccio: quando però l’attrezzo ha toccato la catena, c’è stato il violento boato la cui onda d’urto ha investito i vigili del fuoco.
Esplosione a Catania, ci sono 3 morti: coinvolti Vigili del fuoco
I due vigili del fuoco deceduti sono Dario Ambiamonte (Catania) e Giorgio Grammatico (Trapani).
La persone deceduta nell’abitazione sarebbe invece un sessantenne che viveva nella palazzina e che lavorava come venditore e riparatore di biciclette. Sarebbe suo il corpo carbonizzato trovato in via Sacchero a Catania, dove viveva in affitto. Nello stesso palazzo aveva casa e negozio.
“Una bomba, sembrava un’attentato…”. C’è un misto di stupore e paura tra gli abitanti di via Sacchero e via Garibaldi per l’esplosione di una palazzina che ha provocato tre vittime, due vigili del fuoco e l’abitante della casa. “Ho sentito un boato incredibile – racconta un negoziante – e ho pensato a una bomba violenta, ho avuto una grande paura”. Una donna che abita nella zona chiede “quando potrà tornare a casa”, visto che i pompieri sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la zona che è transennata. “Ho pensato di morire – racconta un giovane che lavora in un negozio – lo spostamento d’aria è stato così forte che ho temuto che le mura mi crollassero addosso da un momento all’altro”.
Sarebbe stata la persona che viveva nella casa esplosa a Catania, a cui apparterrebbe il corpo carbonizzato, a dare l’allarme su una presunta fuga di gas nella struttura, che non ha il metano, ma usava bombole di gas gpl. Un particolare che, se confermato, contrasterebbe con il sopralluogo eseguito poco dopo da una squadra di vigili del fuoco che avrebbe trovato la porta di casa chiusa. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è che l’uomo sia svenuto per la fuga di gas.
E’ illeso ma sotto choc il quinto componente della squadra di cinque vigili del fuoco travolti da un’esplosione in una casa a Catania. E’ stato portato in un luogo ‘protetto’, lontano dai riflettori. Due suoi colleghi sono morti, i corpi sono nell’ospedale Vittorio Emanuele, e altri due sono ricoverati nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi.
La Procura di Catania ha aperto un fascicolo sull’esplosione avvenuta in una casa a Catania in cui sono morti un abitante del palazzo e due vigili del fuoco. Al momento non ci sono reati ipotizzati, perché, spiega il procuratore Carmelo Zuccaro, “non escludiamo alcuna ipotesi se prima non avremo un quadro completo dell’accaduto”.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania esprimono profondo cordoglio per la tragedia avvenuta stasera a causa di un’esplosione in via Garibaldi. Due vigili del fuoco e un cittadino hanno perso la vita. “Siamo addolorati, avviliti e sconvolti da quanto è accaduto – affermano in una nota congiunta – anche questa tragedia si annovera tra le morti bianche sul lavoro. Indipendentemente dalle dinamiche che hanno scatenato l’esplosione, rimane un fatto incontrovertibile: si muore ancora adempiendo al proprio dovere verso la collettività. I sindacati non smetteranno mai di affiancare i lavoratori sul fronte dei diritti, sicurezza compresa”.