La stabilizzazione dei precari degli enti locali, della Regione, delle città metropolitane e dei Liberi consorzi. E’ stato questo il tema dell’incontro fra la Fp Cgil Sicilia e l’assessore regionale alle Autonomie locali Bernadette Grasso. Un tema sul quale il sindacato ha registrato “un’apertura” da parte dell’assessorato. “L’assessore -riferisce Clara Crocè, segretaria della Fp Cgil Sicilia- ci ha assicurato che sarà presto diramata una direttiva agli enti locali per chiarire che, come stabilisce la legge 27 del 2016, a partire dal primo gennaio 2019 e fino al 2038 saranno rese disponibili ai Comuni le risorse per la stabilizzazione dei precari. Queste, ai sensi della legge Madia che non abbisogna di recepimento, dovrebbero concludersi entro il 2020”. Secondo il sindacato sono solo 15 i Comuni hanno avviato le stabilizzazioni, mentre gli altri sono in attesa di una direttiva dell’assessorato. Ancora aperta inoltre la questione dei tagli degli esuberi previsti nelle ex province (il 15% del personale) e delle risorse da assegnare a città metropolitane e liberi consorzi per garantire il pagamento degli stipendi e i servizi. Sui tagli, Grasso ha assicurato che la questione “sarà riproposta al parlamento siciliano”, mentre per quanto riguarda le stabilizzazioni delle città metropolitane, dei liberi consorzi e dei comuni dissestati “sarà aperto un tavolo tecnico”.
Rassicurazioni anche per i precari della Regione. “Ci è stato assicurato che si sta provvedendo alla preparazione di tutti gli atti necessari per le stabilizzazioni -afferma Crocè-. Fermo restando che entro dicembre 2018 potranno essere stabilizzati soltanto i precari che sono stati assunti tramite procedura concorsuale. Tutti gli altri dovranno seguire l’iter previsto i precari degli enti locali col termine del 2020 per la stabilizzazione”.
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