Biancavilla, dopo il terremoto riaperta al culto la Chiesa Madre: celebrazione con Gristina e tanti fedeli (VIDEO)

Ha riaperto al culto, ieri, la Basilica Collegiata Maria Santissima dell’ Elemosina di Biancavilla, danneggiata dal sisma del 6 ottobre del 2018: il terremoto provocò crepe nelle volte laterali e nella cupola centrale, ma anche nella cappella di San Placido. Ad ufficializzarne la riapertura e la riconsegna dell’edificio sacro alla città biancavillese, è stato l’ Arcivescovo Metropolita di Catania Salvatore Gristina, che ha celebrato la Messa dinnanzi a centinaia di fedeli che hanno assiepato la Basilica in ogni punto. Una celebrazione tanto attesa e sentita dalla cittadinanza. Alla cerimonia di apertura del portone centrale era presente, oltre al Vescovo dell’Arcidiocesi etnea, anche il prevosto Don Pino Salerno, il primo cittadino Antonio Bonanno, il clero locale e una rappresentanza delle confraternite e delle associazioni attive sul territorio.

Nel suo intervento il capo della Chiesa catanese ha evidenziato come la riapertura al culto della Basilica sia avvenuta proprio nel “giorno del battesimo del Signore; ringraziamolo per quello che abbiamo qui, perché la Chiesa è costruita su pietre vive che siamo noi tutti.”
Il primo cittadino Antonio Bonanno ha invece specificato che la “Chiesa biancavillese e l’intera comunità biancavillese si sono rallegrate nel rivedere aperta quella che, senza dubbio alcuno, sentiamo come la nostra casa, il nostro rifugio spirituale, il nostro luogo di conforto ed accoglienza. Quello che accadde la notte del 6 ottobre del 2018 ha, inevitabilmente, segnato tutti noi. Ci ha messo alla prova duramente. Ci ha indubbiamente feriti, ma ci ha anche reso più uniti. Ci ha reso più comunità. E l’opera formidabile di Don Agrippino Salerno ha permesso che la Basilica, la nostra casa per l’appunto, fosse di nuovo aperta senza rinvii alle calende greche. Quello di oggi sia un segno di rinascita.”

I lavori di restyling sono stati eseguiti in circa nove mesi: le somme per la messa in sicurezza della sono arrivate da tantissimi fedeli, dallo stesso parroco don Pino Salerno e da tante aziende del territorio. In più di una circostanza il parroco della Collegiata aveva ribadito che i lavori sono stati realizzati senza finanziamenti provenienti dalle autorità competenti perché se la Chiesa locale avesse dovuto attendere le somme dagli enti proposti per effettuare gli interventi, prima dei 5 anni la Basilica non avrebbe riaperto al culto.

Clicca qui per vedere i video della riapertura della Chiesa Madre.

 

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