(CORRIERE ETNEO) Secondo l’analisi del portale, affittare una casa nel Bel Paese è una scelta che sempre più attira anche un pubblico di stranieri, la cui domanda risulta in aumento, al pari di quella dei nostri connazionali, del 10%. Un soggiorno medio in casa vacanza nel 2017 è durato poco meno di 9 giorni con una spesa media di 630 euro. Lo studio ha rilevato un aumento del prezzo medio pari al 5%, sia a seguito dell’adeguamento alla cedolare secca, ora in vigore anche per i soggiorni brevi, sia per un consistente aumento della domanda, fattori che hanno portato i proprietari a rivedere le loro tariffe al rialzo.
Dall’analisi sui proprietari emerge come per gli italiani la casa vacanza sia ancora un affare…di famiglia: meno del 10% si affida infatti ad agenzie o a persone di fiducia per amministrare l’immobile. L’età media di chi sceglie di mettere a reddito una proprietà con la formula dell’affitto breve è di 51 anni, con 1 proprietario su 4 che ha meno di 40 anni e una leggera predominanza del genere maschile nel gestire il business: in Italia il 55% sono infatti uomini e il 45% donne. Dal punto di vista della distribuzione dell’offerta sono tre le regioni che la fanno da padrone: Sicilia, Puglia e Toscana insieme raccolgono il 45% di tutti gli annunci presenti sul portale. La domanda si distribuisce su tutto il territorio nazionale, con le tre province di Lecce, Rimini e Grosseto che nel corso del 2017 sono state le più richieste in assoluto.