Sarà sicuramente uno scherzo, il contenuto del manifesto che circola in questi giorni a Paternò e che preannuncia il ‘Futur Party 2020’, al Palazzo delle Arti. Pubblicizzato come “l’unico capodanno ai piedi del Castello Normanno con open bar e DJ set e start alle 00.15”. Ovviamente sarà uno scherzo, perché ci pare impossibile che un edificio monumentale e persino pubblico, sia adibito ad accogliere una festa privata di fine anno, forse anche a pagamento.
Infatti nessuna traccia della delibera dell’ente pubblico (almeno fino ad oggi), che concede i locali e quindi nessuna festa. Siamo sicuri che si è trattato di uno scherzo di qualche buontempone, che fa circolare la locandina tra i giovani paternesi. Una cosa è celebrare un matrimonio – dopo le opportune autorizzazioni – nel Castello Normanno o in altri edifici storici e di proprietà pubblica, un’altra è farci le feste da sballo.
Non ci soffermiamo sull’esistenza dell’agibilità nei locali del Palazzo delle Arti – che in parte è gestito dalla Pro Loco di Paternò e in parte dal Comune – ma sull’opportunità di usare certi edifici per attività non propriamente culturali.
Forse questo fatto, un po’ misterioso, è l’occasione per riflettere sull’uso del patrimonio storico – sia pubblico che privato – in città. Magari, dopo aver individuato i contenitori idonei, programmare un riuso complessivo alla luce di un piano di rilancio culturale.
Vediamo, intanto, cosa succederà la Notte di Capodanno, se davvero i i fantasmi danzanti si materializzeranno in alcune parti della città vecchia.
