Il presidente dell’Acoset Diego Di Gloria è tornato nell’aula consiliare della sua città – Adrano – dove per anni ha fatto politica con la Dc. Alla guida dal luglio scorso della società che gestisce il servizio idrico di una ventina di comuni etnei, Di Gloria – accolto dal presidente del Consiglio Aldo Di Primo – ha illustrato ai consiglieri comunali piani e progetti della società nel corso di una seduta straordinaria dell’assemblea cittadina. Il Comune di Adrano, lo ricordiamo, detiene il maggior numero di quote della società idrica e grazie a ciò è stato sempre decisivo nella scelta dei vertici dell’ex Acquedotto Etneo.
Confermando ciò che aveva dichiarato in una lunga intervista al Corriere Etneo, Di Gloria ha elencato le priorità cui sta dedicando il suo lavoro: portare l’acqua alle Vigne di Adrano, interagire con il Comune quando partiranno i lavori per la realizzazione di una rete fognaria ed eliminare la bruttura degli allagamenti di contrada Naviccia, per i cui lavori l’Acoset metterà a disposizione la tecnologia adeguata. ‘A Natale il lago della Naviccia sparirà” si era spinto a dire nell’intervista al nostro giornale e ieri sera tutti i consiglieri gli hanno chiesto conto e ragione di un impegno che – ad appena un mese dal Natale – con ogni probabilità non può essere rispettato. Di Gloria, a dire il vero, ha rilanciato: “Se non è Natale, sarà a Capodanno”. Più prosaico il sindaco D’Agate che sulla Naviccia si è già abbondantemente impantanato dopo avere promesso – lo scorso anno – di chiudere la faccenda nell’arco di 6 mesi: “E’ un problema che risolveremo presto, questo sì”.
Ai consiglieri che chiedevano lumi sulle bollette salate, il presidente dell’Acoset ha ricordato che è una ‘authority’ esterna a occuparsi di fissare le tariffe. A quanti hanno invocato il ritorno ad Adrano delle vecchie fontanelle, Di Gloria ha risposto che si tratta ormai di una scelta sentimentale non più perseguibile: “Ne abbiamo trovata una antica, la stiamo ripulendo e la installeremo in Piazza San Nicolò dove sono in corso dei lavori di ristrutturazione”.
Dopo le resse e le polemiche per la ‘volturazione’ dei contatori (è accaduto con la vecchia gestione) il presidente Acoset ha spiegato che si darà tempo fino a marzo del prossimo anno di mettersi in regola, ad un prezzo politico di 50 euro.
L’annuncio più importante, passato in secondo piano per via della ‘dannazione’ Naviccia che da quasi 30 anni tormenta gli adraniti, Di Gloria l’ha fatto quando ha parlato della qualità dell’acqua: “La nostra acqua è pura, di qualità” ha chiarito, rispondendo ad una precisa domanda del consigliere Orazio Toscano. Grazie anche alle spiegazioni dell’ing. Savarese, tecnico dell’Acoset (nella foto assieme ad altri dipendenti della società), Di Gloria si è soffermato sui costanti controlli della qualità dell’acqua fatti dall’Università di Catania e messi a disposizione dei comuni, oltre che pubblicati sul sito della società. “Portare acqua buona nelle case dei nostri utenti, questa è – in una parola – la mia missione” ha concluso Di Gloria.