Un lungo viaggio attraverso il paesaggio italiano e le sue bellezze naturalistiche: immagini d’autore – firmate dal fotoreporter catanese Fabrizio Villa – che ritraggono alcuni dei luoghi più suggestivi della Penisola, incorniciati dalle parole dei grandi della letteratura, a testimoniare l’immenso patrimonio naturale, culturale ed economico del nostro Paese, alla cui tutela gli uomini e donne della Guardia Costiera dedicano il loro lavoro ed impegno quotidiano.
Questo il tema scelto per il nuovo calendario 2020, presentato questa mattina a Napoli, nella splendida cornice di Castel dell’Ovo, alla presenza della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Paola De Micheli.
Il calendario è frutto di ormai consolidate collaborazioni: con l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, che ne ha curato la grafica e la stampa, e con l’Unicef, che ha destinato i proventi della vendita ai progetti per la protezione dei bambini di tutto il mondo.
“Per il secondo anno consecutivo – spiega Fabrizio Villa, fotogiornalista etneo autore delle immagini – ho voluto accettare l’invito della Guardia Costiera a realizzare le fotografie del calendario 2020 del Corpo. Con grande entusiasmo e onore ho raccontato per immagini il lavoro di chi tutela il nostro mare e le nostre coste. Dopo gli scatti di donne e uomini nelle loro divise nel calendario del 2019 quest’anno ho voluto ambientare dall’alto le mie foto offrendo una prospettiva insolita e spesso inedita.
In ogni immagine domina il paesaggio marino e costiero, insieme all’unica realtà del lago di Garda, dove è presente un nucleo mezzi navali della Guardia Costiera.
Dal “Nemo”, e grazie ai loro validi equipaggi senza i quali non sarei mai riuscito in questo progetto “volante”, ho visto le meraviglie del nostro Paese, il mare, le isole, le spiagge, lungo una parte della fascia costiera, con i suoi 7.914 km, che il mondo intero ci riconosce tra le più belle in assoluto.E’ da qui che ho preso spunto, in questo scenario affascinante e meraviglioso.
Nelle mie immagini i mezzi aerei e navali sono volutamente sempre in secondo piano, quasi a simboleggiare il senso di rispetto verso la straordinaria natura che la Guardia Costiera ogni giorno tutela.
“Quando abbiamo sorvolato le spiagge affollate dei mesi estivi – aggiunge Villa – ho visto occhi puntati all’insù e braccia alzate per salutare, quasi con riconoscenza, chi dall’alto sorveglia la serenità dei bagnanti garantendo un mare più sicuro e più protetto.
Dopo aver vissuto in prima linea questa importante esperienza ho capito con quale spirito lavorano gli uomini e le donne del Corpo. In questo caso sono piloti, specialisti e aerosoccorritori che, dall’alto dei nostri cieli, sono pronti ad intervenire ogni volta ci sia bisogno. Che sia un bagnante in difficoltà, un peschereccio o l’ambiente, marino e costiero, sulle loro ali protettive possiamo sempre contare”.
Condotto dal giornalista RAI Filippo Gaudenzi, l’evento si è aperto con il saluto del Comandante Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Giovanni Pettorino, il quale ha ringraziato per l’ospitalità la città di Napoli, scelta per lo speciale connubio tra le bellezze naturali e le risorse economiche del suo mare, che pongono il golfo partenopeo al secondo posto nel mondo per traffici marittimi.
Sul palco il Vice Sindaco di Napoli, Enrico Panini, ha ringraziato la Guardia Costiera per il prezioso contributo alla città e al Paese.
Successivamente è stato mostrato il video con i protagonisti e i luoghi del calendario: «Scenari unici, paesaggi affascinanti e incantati che non abbiamo ricevuto in eredità dai nostri predecessori, ma in prestito dai nostri figli e che la Guardia Costiera ha l’onore di tutelare,» ha affermato l’Ammiraglio nella sua introduzione «custode di quella “risorsa mare” che oltre a essere un patrimonio naturale e culturale dal valore inestimabile, costituisce anche una risorsa economica fondamentale per il turismo e le attività produttive del Paese».
A seguire, ha preso la parola il Capo Ufficio Comunicazione del Comando Generale, il Capitano di Vascello Cosimo Nicastro, in qualità di direttore responsabile del progetto: «Grazie a preziose collaborazioni professionali, consolidatesi nel tempo e dopo il successo dello scorso anno, abbiamo voluto cambiare il punto di vista dell’opera: il personale del Corpo non più al centro della scena, ma “dietro le quinte”, a tutelare ogni giorno il patrimonio marittimo e ambientale del Mediterraneo».
Successivamente il Comandante Nicastro ha chiamato sul palco la “squadra” che ha lavorato al calendario: il Capitano di Fregata Floriana Segreto, coordinatrice del progetto, il fotogiornalista Fabrizio Villa, autore degli scatti e il giornalista Filippo Arriva, che ha scelto i testi attingendo ad un immenso patrimonio letterario per celebrare i luoghi immortalati dal calendario. Sul palco, in rappresentanza della componente di volo, anche il Pilota dell’elicottero che ha volato su Napoli in occasione dello scatto del calendario, il Tenente di Vascello Simone Ialongo.
A seguire il saluto tra il portavoce dell’Unicef Italia Andrea Iacomini e l’Ammiraglio Pettorino, durante il quale è stata sottolineata la pluriennale collaborazione, iniziata nel 2016 con la nomina del Corpo a Goodwill Ambassador dell’Unicef. Oltre 50.000, solo dal 2015 a 2018, i minori non accompagnati tratti in salvo dalla Guardia Costiera nel Mediterraneo Centrale.
Durante l’evento è stata ricordata la drammatica mareggiata che colpì nel 2018 la Liguria, citata in una pagina del calendario 2020. A testimoniare l’impegno della Guardia Costiera in soccorso delle popolazioni colpite, è salito sul palco il Capitano di Corvetta Antonello Piras, a quel tempo comandante della Capitaneria di Santa Margherita Ligure.
L’evento si è concluso con il saluto della Ministra De Micheli, che nel suo intervento ha ringraziato la Guardia Costiera sottolineando come gli uomini e le donne che ne fanno parte siano rappresentanti di quel nuovo umanesimo che si identifica nel salvare le persone e nel proteggere il mare.
“Sono una Ministra molto orgogliosa di potervi rappresentare”.