Adrano, il ‘diario’ del Giubileo di San Nicolò Politi: l’ha redatto il confrate Francesco Alì

La meticolosa devozione di un confratello, Governatore della Confraternita del SS. Sacramento di Adrano Francesco Alì, ha prodotto un ‘diario’ – divenuto vera e propria pubblicazione – che è un meraviglioso racconto di un percorso unitario di fede. L’occasione è stata data dall’Anno Giubilare straordinario – celebrato nel 2017 – del 9° centenario della nascita di San Nicolò Politi, il santo eremita di Adrano il cui culto è condiviso anche dalla cittadina messinese Alcara Li Fusi. Anno Giubilare concesso da Papa Francesco.
La forza unificante della fede nel nome di San Nicolò, ha fatto sì che le sei confraternite di Adrano – XIV Vicariato – agissero in un sol corpo nei giorni delle celebrazioni a lui dedicate. L’abbraccio fraterno ai fratelli nella fede di Alcara, dopo le spigolose sfuriate legate – in passato – alla venerazione dei resti del Santo eremita, ha esaltato la vicinanza di migliaia di fedeli – liberi, ormai, da ogni vincolo territoriale – in direzione dell’unica scelta possibile: l’unità in Cristo.
“Il nuovo col vecchio non si assimila facilmente, occorre tempo e pazienza per combattere e discutere” scrive Alì nel suo libello, pubblicato a proprie spese con la certezza che esso rappresenterà un punto fermo nella storia delle confraternite di Adrano.
Con orgoglio genuino, nella sede della Confraternita del SS. Sacramento di piazza Umberto – accanto alla Chiesa Madre – tutti i rappresentanti delle confraternite adranite (oltre a quella citata del SS. Sacramento, quelle di Maria SS. degli Agonizzanti, Gesù e Maria, SS. Cristo alla Colonna, Maria SS. della Provvidenza e Maria SS. della Misericordia) illustrano al Corriere Etneo la bellezza, la gioia e la profondità spirituale di avere svolto in maniera unitaria – da luglio a dicembre dell’anno giubilare Nicoleo – una missione peregrinante nel nome di San Nicolò.
Come si legge nel diario-racconto di quei mesi, sono stati tre i momenti centrali che hanno scandito le celebrazioni: il ritorno momentaneo delle sacre spoglie del Santo nella città natìa, per la prima volta dopo 883 anni dalla fuga dalla casa paterna; la ‘peregrinatio’ della sua reliquia in alcune chiese della Diocesi di Catania (curata dall’assistente spirituale Don Salvatore Stimoli) e infine – evento nell’evento – l’aggregazione tra confraternite – 39 in tutto – ‘esplosa’ in occasione del XVII Cammino Diocesano delle Confraternite.

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