L’aumento del ‘monte ore’ per i dipendenti part-time del Comune di Paternò è “impossibile”, stando a quanto riferisce in una nota ufficiale il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Angelo Calenduccia. La presa di posizione di quest’ultimo più che mettere un punto fermo sulla questione, fa trasparire una strisciante guerra sotterranea tra le forze politiche interne alla stessa maggioranza. L’argomento, infatti, è stato rilanciato giorni fa sulle pagine del Corriere Etneo dalla consigliera Agata Marzola, di Alleanza per Paternò. La Marzola – come si sa – è vicina all’assessore Vito Rau, dirigente di Fratelli d’Italia. Dal partito della Meloni arriva adesso una precisa indicazione che chiude ogni possibilità all’ipotesi di aumento del ‘monte ore’ per il Bilancio 2019.
“Nel ruolo di coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – scrive Calenduccia – sento la necessità di chiarire la posizione del partito che rappresento assieme agli assessori Rau e Natoli, che in giunta con il sindaco Naso hanno già attuato l’aumento del monte ore dei lavoratori part-time da 26 a 30 ore settimanali raggiungendo un obiettivo storico per gli stessi che da molto tempo aspiravano a questo traguardo.
“Allo stato attuale, così come ribadito dagli uffici competenti, – aggiunge l’esponente politico – risulta impossibile prevedere un ulteriore aumento di ore lavorative in quanto è stato verificato che il Bilancio 2019 non ha le risorse necessarie e nello stesso tempo l’ente ha la necessità di figure professionali quali i vigili urbani”.
Interpellato dal Corriere Etneo, il coordinatore di FdI Calenduccia spiega di avere appreso dal vice sindaco e assessore al Bilancio Ezio Mannino dell’impossibilità di provvedere all’aumento di ulteriori 4 ore.
“Sono certo – conclude Calenduccia – che l’amministrazione Naso, così come ha mantenuto il primo impegno con un aumento di ben 4 ore settimanali per ciascun dipendente, riuscirà a prevedere nel prossimo bilancio 2020 le somme utili per soddisfare ulteriormente le esigenze dei lavoratori part-time”.
