Adrano, un anno fa la visita post-sisma di Di Maio: fu una passeggiata e nulla più

“Tra qualche mese, tra qualche anno, capiremo se si è trattato soltanto di una passerella in grande stile”. Il Corriere Etneo scriveva queste parole alla fine di ottobre dello scorso anno, a commento della conclusione della visita dell’allora vice-premier Di Maio nei comuni catanesi colpiti dal terremoto. Dopo essere stato a Paternò e Biancavilla, il leader pentastellato mise piede ad Adrano per una passerella che ancora in tanti ricordano. Assieme al sindaco della città, Angelo D’Agate, passeggiarono sulla lunga ‘striscia’ di via Roma che pare disegnata apposta per quanti vogliono esibirsi in un infinito ‘red carpet’. Sorrisi, baci e ‘cotillons’ per tutti. Ma la faretra di Di Maio non era colma solo di doni effimeri; a Paternò, poche ore prima, il vice-premier aveva spiegato ai giornalisti che “…ci sono 5 miliardi per gli investimenti, tra cui anche quelli che riguardano le ristrutturazioni antisismiche. I soldi ci sono e, come ho promesso ai sindaci quando ci siamo visti a Roma, non è una questione di fondi, ma di quantificare per bene tutti i danni e metterci al lavoro per risarcire quelle che sono le amministrazioni che sono state colpite dal sisma”.
Non è una questione di fondi…e infatti ad Adrano non è mai arrivato un centesimo per la ricostruzione post-sisma.
Quel giorno di un anno fa, lo zelo di un gruppo tecnici che accompagnava Di Maio si spinse fino ad ordinare la chiusura della Chiesa Madre di Adrano. E per gli adraniti fu una bella botta dopo che il sisma aveva ‘chiuso’ le chiese di San Pietro e San Francesco.
E’ passato un anno da quella ‘passerella’ e nemmeno un euro è arrivato per le opere di ricostruzione.
I cittadini sono avvisati: se Di Maio dovesse tornare da queste parti – per una ragione diversa dal terremoto, c’è da augurarsi – sappiate che ha una sola ragione: vuole farsi una passeggiata e nulla più.

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